centro storico, montano, Durazzano, Oraczanum (denominazione storica) (XIII)

Durazzano, XIII

Comune montano d'origine medievale, che trae sostentamento dalle tradizionali attività rurali, dall'industria, dal commercio e dal turismo. L'abitato, posto in pendio sul fianco di una collina, si articola in due nuclei distinti, l'uno costituito dal centro storico medievale addossato al castello, con pianta a scacchiera, e l'altro stretto intorno alla chiesa arcipretale di Santa Maria Capocasale. Tutt'intorno dilagano i boschi misti, che ammantano soprattutto le pendici del monte Longano, nonché i pascoli e le coltivazioni arboree e arbustive. Dai belvedere del territorio comunale, che presenta una discreta escursione altimetrica, si vedono chiaramente gli abitati di Caserta e di Maddaloni nonché il massiccio del Taburno, rivestito da fitte foreste alternate alla nuda roccia

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della media valle del fiume Volturno, situato tra due importanti vie di comunicazione, l'Appia e la Sannitica
  • LOCALIZZAZIONE Durazzano (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Umberto I, Durazzano (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sembra priva di fondamento l'ipotesi avanzata da alcuni studiosi, che identificano il primo popolamento dell'attuale agro comunale con la città sannitica di Orbitanium. Le prime notizie documentarie sull'esistenza di un nucleo abitato risalgono al periodo angioino (XIII secolo): denominato Oraczanum, l'insediamento venne infeudato ai Sus; estintasi la dinastia dei Sus divenne, nel 1333, terra regia. Nel 1409 il re di Napoli Ladislao d'Angiò-Durazzo la vendette ai Cicinello, dai quali passò poi ai Della Ratta, ai Caracciolo, agli Spinelli, ai Carafa, ai Tomacelli, ai D'Aquino, ai Loffredo e ai Gargano. Questi ultimi rimasero rinchiusi per alcuni giorni nel castello, assediato dalla popolazione ribelle guidata nel 1647 dal capopopolo napoletano Masaniello contro l'imposizione della gabella sulla frutta. Nel 1749 rientrò nuovamente tra i possedimenti della corona e nel 1861 venne inclusa nella provincia di Benevento. Il castello medievale, a pianta rettangolare, conserva possenti torrioni di forma cilindrica; circondato da un fossato, è stato in parte distrutto da un terremoto nel 1930, sisma che danneggiò gravemente anche gran parte dell’abitato. Nel 1980 un terremoto causò danni rilevanti: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate più o meno gravemente furono 464. Tra gli edifici religiosi spiccano le chiese di Sant'Erasmo e dell'Annunziata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916794
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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