centro storico, montano, Circello (II a.C)

Circello, II a.C.

Comune montano di origini molto antiche; è sostenuto principalmente dall’agricoltura e dalla silvicoltura. L’abitato, a pianta rettangolare, è dotato di mura a scarpa e di un’antica torre angolare; adagiato su un dosso alle falde di un monte, è dominato dal profilo solenne di un grande castello baronale, eretto su grossi macigni di nuda roccia. Il territorio, attraversato dal corso del torrente Tammarecchia, presenta un profilo geometrico piuttosto irregolare ma privo di asperità: comprende infatti un insieme di poggi che, pur sfiorando i 900 metri di altezza, degradano dolcemente fino a raggiungere le quote della bassa collina, segnata perlopiù dalle geometrie dei campi coltivati e da piccole formazioni di macchia mediterranea

  • OGGETTO centro storico montano
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro dell'Appennino Sannita, posto alla sinistra del torrente Tammarecchia
  • LOCALIZZAZIONE Circello (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, Circello (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritrovamento di reperti archeologici di epoca preistorica fa ipotizzare la presenza umana nel territorio sin dalla più remota antichità. È probabile che in seguito vi sia sorta l’antica Vercellum, città fondata dai sanniti irpini; conquistata dai romani, vi furono deportati nel 180 a.C. i liguri apuani. Un’epigrafe attesta la ricostruzione delle terme della città dei Liguri Baebiani, crollati per il terremoto del 99. Nell’XI secolo i normanni vi costruirono un castello che divenne feudo dei conti del Vasto e in seguito delle famiglie Alamagno, Scigliatis e Della Leonessa. Nel 1457 passò ai Carafa; nel 1536 Niccolò Maria di Somma la acquistò dal viceré Filiberto di Chalon, principe d’Orange (acquisto confermato più tardi da Carlo V). Nel 1547 fu concessa in feudo a Scipione di Somma, la cui famiglia ne mantenne il possesso fino all’abolizione della feudalità. Nel 1688 un terremoto causò gravi danni agli edifici e crolli, egualmente avvenne nel 1805. Ha fatto parte della provincia di Capitanata fino al 1809, per poi passare a quella di Campobasso e, nel 1861, a quella di Benevento. In località Macchia sorse invece l’antica Bebio che, fondata dai liguri bebiani, fu distrutta dai saraceni tra l’VIII e il IX secolo, dopo aver conosciuto una certa floridezza. Nel corso del XX secolo alcuni sismi causarono gravi danni all’abitato: nel 1930 crollò parte della chiesa madre, nel 1962 numerosi edifici subirono danni e nel 1980 più di 600 edifici risultarono danneggiate più o meno gravemente. Tra gli esempi di architettura religiosa spiccano la chiesa di San Nicola, di epoca longobarda, che racchiude un altare in pietra e alcuni bassorilievi, la chiesa cinquecentesca di San Rocco, con annesso convento, e quelle seicentesche di San Vito e San Francesco. Dell’antica Bebio sono tuttora visibili resti di iscrizioni, di edifici, delle terme e della rete stradale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916790
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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