centro storico, collinare, fluviale, Benevento, Malòentos (denominazione storica), Beneventum (denominazione storica, 272 a.C.) (III a.C)

Benevento, III a.C

Città collinare di antichissime origini, capoluogo di provincia, la cui economia è proiettata verso tutti i settori dell’economia. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario ma non aspro, si estende per gran parte in una conca creatasi alla confluenza di alcuni tra i fiumi più importanti della Campania: il Calore, tributario del Volturno, e il Sabato, che confluisce nel Calore in contrada Pantano, poco a ovest del centro cittadino. Tutt’intorno s’innalzano colli dai morbidi crinali, dove oliveti e vigneti si alternano a rade macchie di vegetazione mediterranea

  • OGGETTO centro storico collinare, fluviale
  • CARATTERI AMBIENTALI Città della Campania situata al margine sudorientale dell'ampia conca cui dà il nome
  • LOCALIZZAZIONE Benevento (BN) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Corso Garibaldi, Benevento (BN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Benevento fu fondata dai sanniti, divenne sede di una colonia romana nel 268 a.C. e fu elevata al rango di municipio nell’86 a.C. Nel 375 d.C. fu devastata da un forte terremoto. Distrutta nel VI secolo da Totila, re dei goti, fu conquistata dai longobardi e da questi dichiarata capoluogo dell’omonimo ducato. Sotto il longobardo Arechi II divenne capitale di principato e teatro di una notevole fioritura culturale. Un secondo terremoto colpì la città nel 989 causando danni a 15 torri e numerosi edifici. Nel 1059, al termine di lunghe dispute per la supremazia tra i normanni e la Chiesa, entrò nella sfera d’influenza del papato. Nel 1125 parte delle mura cittadine crollarono in seguito a una forte scossa sismica. Nel tentativo di sottrarla al papa, Federico II di Svevia la saccheggiò due volte, nel 1229 e nel 1241. Nel corso del Quattrocento fu retta dapprima da Ladislao di Durazzo e poi dagli Aragonesi; nel 1527 fu occupata dall’imperatore Carlo V. I flagelli della peste (1630) e di alcuni terremoti (1688-1702) decimarono la popolazione e rasero al suolo buona parte dell’abitato, che fu ricostruito dal cardinale Vincenzo Maria Orsini. Da segnalare in particolare: nel terremoto del 1688 crollarono gran parte degli edifici pubblici e privati oltre a quasi tutti i piani superiori delle abitazioni che rimasero inabitabili, mentre la scossa del 1702 causò il crollo della chiesetta di S. Lazzaro, costruita da poco e non ancora terminata. Tutta l’edilizia pubblica e privata risultò gravemente danneggiata, le abitazioni furono tutte lesionate in modo più o meno grave, in particolare si verificarono numerosi crolli nella parte meridionale della città. Conquistata con la forza da re Ferdinando IV di Borbone, entrò a far parte del regno di Napoli (1768-1774), tornando in seno alla Chiesa dopo l’intervento del re di Spagna. Nel 1860 i garibaldini obbligarono al ritiro il delegato apostolico inaugurando un governo provvisorio, presieduto da Salvatore Rampone. Il 21 ottobre dello stesso anno un plebiscito sancì l’annessione al Regno d’Italia. Nel corso del XX secolo 3 terremoti causarono danni più o meno ingenti alle abitazioni, molte delle quali risultarono inabitabili, rispettivamente nel 1930, 1962 e 1980. L’antica MALOENTA o MALUENTUM sannita (da un’antica base MAL-, ‘colle, altura’), fu chiamata MALEVENTUM dai romani; in seguito alla vittoria delle truppe romane sull’esercito di Pirro (275 a.C.) il toponimo fu cambiato in BENEVENTUM. Risalgono all’età romana le terme, un teatro (III secolo d.C.), il ponte Leproso sul fiume Sabato e l’arco di Traiano (114-117 d.C.); sono invece di epoca longobarda il duomo e il monastero benedettino di Santa Sofia mentre la trecentesca rocca dei Rettori, a pianta poligonale, fu eretta sulle rovine di una fortificazione longobarda, a sua volta edificata su una costruzione romana. Vi sono inoltre la chiesa duecentesca di San Domenico e quelle settecentesche dell’Annunziata, di Sant’Anna, di San Bartolomeo e di San Filippo nonché la basilica della Madonna delle Grazie (XIX secolo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916774
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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