centro storico, di mezzacosta, collinare, murato, Vairano Patenora (VIII)

Vairano Patenora, 745 - 745

Centro collinare di origine probabilmente medievale. L'abitato è dominato dal massiccio castello, ancora munito di quattro torri merlate, fatto costruire nel XV secolo da Innico II D'Avalos al posto di un preesistente maniero andato distrutto; il centro storico conserva inoltre la cinta muraria, dotata di sedici torri e tre porte di accesso, porta Olivo, porta Castello e porta di Mezzo. All'interno delle mura si trova l'interessante chiesa di San Tommaso; tra gli altri edifici sacri sono degni di nota la settecentesca chiesa di San Bartolomeo, quella seicentesca dedicata a San Giovanni e la chiesa di Sant'Agostino. Nel territorio comunale si trovano inoltre le rovine dell'abbazia della Ferrara: quest'ultima, fondata nel XII secolo, raggiunse notevole prestigio e prosperità durante il regno di Federico II di Svevia, che vi soggiornò nel 1223; nel Quattrocento, già in decadenza, divenne commenda e nell'Ottocento fu definitivamente abbandonata. Nell'attigua chiesa dell'Incoronata si trova una bella cappella con un interessante affresco in stile bizantino

  • OGGETTO centro storico di mezzacosta, collinare, murato
  • CARATTERI AMBIENTALI Il centro è ubicato nel subappennino campano, alle falde settentrionali del monte Caievola, alla destra del fiume Volturno. L'abitato, il cui nucleo antico, sovrastato da un castello, presenta il pittoresco aspetto medievale, è disteso su un declivio collinare
  • LOCALIZZAZIONE Vairano Patenora (CE) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Paolantonio d'Arezzo, Vairano Patenora (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE È menzionata per la prima volta nel 745 d.C. ma i ritrovamenti archeologici attestano la presenza dell'uomo fin da epoche remote. Concessa dall'imperatore Enrico VI all'abate di Montecassino Roffredo dell'Isola, nel 1193 si ribellò a quest'ultimo e per tale motivo subì l'assedio delle truppe imperiali, che alla fine dovettero ritirarsi. Divenuta feudo dei D'Aquino nel 1254, appartenne in seguito ad altre illustri famiglie, come i Caetani e i De Capua. Tornata ai D'Aquino, passò ai D'Avalos, in seguito al matrimonio tra Antonella D'Aquino e Innico D'Avalos; intorno alla metà del Cinquecento passò ai Cossa e in seguito pervenne ai Mormile, che la tennero fino al 1806
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916644
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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