centro storico, costiero, portuale, commerciale, Napoli, Partenope (denominazione storica, IX a.C.), Palepolis (denominazione storica), Neapolis (denominazione storica, 475 d.C.) (VI a.C)
Napoli,
VI a.C
Napoli è una metropoli costiera di origine molto antica, con un'economia di tipo postindustriale, caratterizzata dalla prevalenza del terziario; l'industria e in minor misura il settore primario, comunque, sono ancora importanti fonti di reddito. Il territorio comunale, classificato collinare e di natura vulcanica, è costituito in prevalenza da tufo ed è caratterizzato dalla presenza invasiva del cemento; qua e là, soprattutto in periferia, sporadici orti e radi filari di vite aggiungono un tocco di colore al paesaggio. Il centro storico della città è stato dichiarato nel 1995 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO
- OGGETTO centro storico costiero, portuale, commerciale
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CARATTERI AMBIENTALI
Napoli è situata sulla sponda settentrionale del golfo omonimo ed è disposta scenograficamente ad anfiteatro intorno a due ampie insenature falcate. L'abitato occupa a ovest le ultime propaggini dei Campi Flegrei, a nord-est si protende nella pianura che si apre tra i Campi Flegrei e il Vesuvio, a sud-est si prolunga sulla costa ai piedi del Vesuvio, e si fonde senza soluzione di continuità con i grandi comuni litoranei e dell’entroterra, in uno dei paesaggi più urbanizzati d'Italia
- LOCALIZZAZIONE Napoli (NA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Municipio, Napoli (NA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In seguito al ritrovamento di reperti archeologici risalenti al VII secolo a.C., si è stabilito che il primo popolamento del territorio comunale si ebbe in epoca neolitica. In seguito i coloni greci di Cuma fondarono sulla collina Pizzofalcone la città di Partenope, che fu distrutta a metà del VI secolo a.C. dagli etruschi, allora in lotta con i cumani; questi ultimi, avuta la meglio, la ricostruirono in posizione più riparata, chiamandola Neapolis, ovvero città nuova. Nel 30 a.C. divenne municipio romano e in età imperiale colonia, nonché meta di studio e soggiorno da parte dell'aristocrazia della capitale. In seguito alla caduta dell’Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) fu occupata da Odoacre, poi dai goti e, nel 553, dai bizantini, sotto i quali divenne ducato autonomo. Dal 1130 si ritrovò soggetta ai normanni come parte del regno di Sicilia e nel 1194 fu conquistata da Enrico VI di Svevia, passando a Federico II, che vi fondò una prestigiosa università. Nel 1282 gli Angioini la innalzarono a capitale del regno di Napoli e come tale, nel 1442, al termine di estenuanti lotte dinastiche, fu assegnata ad Alfonso V della dinastia d'Aragona. Nel 1503, sotto il dominio spagnolo, fu degradata a provincia del regno di Spagna e la sua importanza politica ed economica iniziò a declinare. Una netta ripresa si ebbe con l'avvento dei Borboni (prima metà del XVIII secolo), che inaugurarono un lungo periodo di fasti, splendore artistico e prestigio politico. Salvo la breve parentesi della Repubblica Partenopea (1799), nata sull'onda d'entusiasmo suscitata dalla Rivoluzione francese, i Borboni la governarono ininterrottamente fino al 1860, data dell'annessione al regno d'Italia. Straziata da 120 bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e danneggiata dal terremoto del 1980, conserva un ricchissimo patrimonio artistico e architettonico: universalmente noti e celebrati i resti della città antica, il romanico Castel dell'Ovo, le chiese angioine (il duomo, Santa Chiara e San Lorenzo Maggiore), la reggia aragonese, meglio conosciuta come Maschio Angioino, la chiesa rinascimentale di Sant'Anna dei Lombardi e la reggia settecentesca di Capodimonte
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916503
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0