centro storico, di pianura, difensivo, Roccapiemonte, Piedimonte (denominazione storica, cit. 1794) (XII)
Centro di pianura dominato dall'alto dai ruderi di un castello longobardo detto "Castello della Rocca". Nel centro storico numerose sono le chiese espressione della forte religiosità degli abitanti quali la chiesa di San Giovanni Battista, menzionata in un atto di donazione del 1081, con il quale Giliberto il Normanno cedeva alcuni beni all'abate di Cava de' Tirreni; la chiesa di Santa Maria del Ponte, sorta nel XV secolo per volontà della famiglia Rescigno, successivamente donata all’ abate di Cava de Tirreni; la cappella di San Nicola di Bari, stilisticamente riferibile alla seconda metà del XIX secolo. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano il complesso religioso- monumentale di Villa Ravaschieri e la cappella dell'Addolora nel parco annesso alla villa, all'interno della quale sono conservati le tombe degli ultimi duchi di Roccapiemonte
- OGGETTO centro storico di pianura, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro della provincia di Salerno sito della valle del fiume Sarno, ai piedi del monte Solano, alla sinistra del torrente Solofrana
- LOCALIZZAZIONE Roccapiemonte (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Corso Mario Pagano, Roccapiemonte (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo borgo che sorse nell'attuale comune di Roccapiemonte nacque dapprima vicino alle mura della "Rocca di San Quirico" costruita sul monte Solano per difendere le valli circostanti dai Saraceni. Successivamente, man mano che il pericolo saraceno si diradava, il borgo si sviluppò ai piedi del monte Solano prendendo il nome di Roccapiedimonte, ovvero rocca a piè del monte, toponimo, citato nel Catalogus Baronum. Nel 1169 divenne castellano della rocca Guglielmo de Conturso, della famiglia degli Altavilla. Con la morte dell’ultimo Altavilla la rocca andò nelle mani degli Svevi e nel 1349 il castello fu donato da Giovanna I d’Angiò a Niccolò Acciaiuoli. Nel XIV secolo il feudo di Roccapiemonte fu diviso in tre Università (Rocca Corpo, Rocca Monastero e Rocca Casalium), suddivisione che rimase fino al 1806. Sotto gli aragonesi, poi, la rocca passò ai Piscitelli e nel Cinquecento il feudo fu venduto dai Piscitelli a Ferdinando Spinelli, duca di Castrovillari, al quale successe Giovanni Battista, che nel 1550 fu condannato a cedere a Isabella Caracciolo, duchessa di Castrovillari, la terra di Roccapiemonte, che la governò in vece del figlio. Nel 1625 il feudo, dopo essere passato tra le mani dei Gaudioso e dei D'Amato, fu alienato a Ettore Ravaschieri. Il governo feudale dei Ravaschieri si estese su tutte le tre Università e si protrasse per molto tempo. Il terremoto del 1980 causò danni rilevanti: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate più o meno gravemente furono 1365
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916447
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0