centro storico, collinare, lineare, Cannalonga, Canna longa (denominazione storica) (IX-X)

Cannalonga, IX - X

Il piccolo centro storico di origine medievale si snoda intorno alle antiche strutture gentilizie a forma di croce e conserva il fascino antico di suggestivi vicoli e antichi portali. Il cuore del paese è rappresentato dalla caratteristica Piazza del Popolo, chiamata in origine "orto dei monaci" perché dipendente dal contiguo monastero, su cui si affacciano il Municipio, la chiesa di S. Maria Assunta e accanto il cinquecentesco Palazzo Ducale che fu della famiglia dei duchi di Cannalonga Falletti e della famiglia dei Duchi Mogrovejo

  • OGGETTO centro storico collinare, lineare
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del basso Cilento nella provincia di Salerno situato sul versante nordoccidentale del Monte Sacro a 530 metri s.l.m. Addossato alle falde del massiccio montuoso Gelbison-Cervati, si estende lungo il torrente Mennonia e si affaccia sul mare di Velia. Il centro ricade interamente nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e appartiene alla Comunità montana Gelbison e Cervati
  • LOCALIZZAZIONE Cannalonga (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Teatro, Cannalonga (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il toponimo ha una probabile origine agrimensoria: indicherebbe una misura di lunghezza variabile da luogo a luogo e deriverebbe da canna, "fusto della pianta", che serviva come strumento di misura. La tradizione vuole che il nome originario fosse Tolve, derivante dal latino terra ulvae o terra dell'ulva. La fondazione di Cannalonga, risale al IX, X secolo, ma divenne un paese conosciuto meglio nelle vicinanze, attorno al 1450, quando ebbe inizio la tradizione della Fiera di Santa Lucia, che si ripeteva ogni anno in dicembre. Tale fiera, è giunta fino ai giorni nostri, ma è stata già da tempo spostata al secondo sabato di settembre, con il nome di Fiera della Frecagnola. Il borgo fece parte dello stato di Novi fino a quando, nel 1452, fu donato dall'allora signore del luogo Giovanni Antonio Marzano a Giovanni Antonio Martirano. Nel 1572 il feudo fu acquistato da Giovan Battista Farao di Cuccaro, alla cui famiglia rimase fino alla morte di Scipione Farao, che lo diede in dono a Vincenzo Macedonio. Il territorio tornò quindi in mano dei Farao per poi passare a don Toribio Alfonso Mogrovese, la cui famiglia lo tenne fino al 1806, quando fu decretata l'abolizione del feudalesimo. Il comune raggiunse l'attuale assetto territoriale nel 1946, allorché conquistò l'autonomia amministrativa da Vallo della Lucania, cui era stato aggregato nel 1928
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916435
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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