centro storico, collinare, murato, difensivo, Gioi (ante XI)

Gioi, ante 1000 - ante 1000

L’abitato è circondato da una cinta di mura con ampi tratti ancora ben conservati. Trattasi di una struttura molto complessa con andamento poligonale intervallata da torri circolari, troncoconiche e quadrate chiaramente frutto di interventi effettuati a più riprese fra XIII e XV secolo; delle porte, rimane solo la cosiddetta Porta dei Leoni. Sulla sommità del colle sorge il castello normanno, di cui sono attualmente visibili i ruderi. Oltre il sistema difensivo, una notevole importanza artistica rivestono la parrocchiale di San Nicola e quella di Sant’Eustachio, la più antica del centro, il monastero di San Giacomo, il convento di San Francesco e il Palazzo Salati

  • OGGETTO centro storico collinare, murato, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno nel basso Cilento, posto a 680 metri s.l.m. nella media valle del fiume Alento sottostante la catena Serra. E’ compreso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e nella Comunità montana del Gelbison e Cervati
  • LOCALIZZAZIONE Gioi (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Luigi Salati, Gioi (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’importanza strategica di Gioi, citato nel 1034 come castello Ioe, porta ad ipotizzare che un primo impianto fortificato sulla collina fosse stato costruito agli inizi dell’XI secolo. Il luogo prescelto, oltre che agevolare la difesa della popolazione del territorio circostante, costituiva una posizione strategica a controllo della via fluviale dell’Alento e del mare di Velia. Il castello cadde in mani normanne intorno al terzo quarto dello stesso secolo e comunque prima della presa di Salerno da parte di Roberto Guiscardo nel 1076. Durante le dominazioni normanna e sveva l’insediamento di Gioi inizia a prendere le forme che condizioneranno la sua stessa evoluzione nei periodi successivi. All’edificazione del nuovo castello isolato nell’angolo nord ovest della collina fa seguito l’erezione di un primo circuito murario lungo il lato meridionale della collina, che si snodava dalla chiesa di S. Eustachio alla via s. Zaccaria. Nel corso del XIII secolo, si verifica un ampliamento dell’insediamento verso sud, fuori dalla cinta muraria normanno-sveva. Nel 1451 risulta soggetto a Massimo Caracciolo e nel 1476 passò ad Antonello de Petruciis. Sul finire del XV e la fine del secolo successivo il borgo di Gioi assume i caratteri di quella che all’epoca veniva considerata “una piccola o media città”. In questo periodo la politica spagnola militare-difensiva, annonaria e dei trasporti interni, modifica le funzioni urbane e la stessa forma urbis della “città”. Ciò che non riesce a compiere la politica spagnola sugli spazi pubblici è attuato con una vera e propria rivoluzione urbanistica, sugli spazi privati e religiosi, attraverso un grande processo di “aristocratizzazione degli spazi”. La conseguenza è evidente nel nascere di diverse nuove dimore aristocratiche che contendono gli stessi spazi dell’edilizia ecclesiastica di conventi e monasteri. Nel 1498 Gioi divenne feudo di Berengario Carafa per passare poi in dote alla famiglia Pignatelli. L'antico stato di Gioi, costituitosi nel 1515, comprendeva i casali di Ostigliano, Perito, Orria, Piano, Vetrale, Sala, Salella, Cardile, Moio e Pellare. Dal XVI secolo il borgo assumerà una maggiore connotazione produttiva e commerciale a discapito della sua importanza strategico-difensiva. Nel 1614 fu venduta al genovese Giacomo Zattera; passò prima ai Pasca e poi a Don Giuseppe Galeota . Alla fine del '700 Gioi risulta in possesso della famiglia Ciardulli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916429
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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