centro storico, collinare, difensivo, Moio della Civitella, Mojo (denominazione storica), Moyo (denominazione storica), Moyo Troyano (denominazione storica), Muoio (denominazione dialettale) (XI)

Moio della Civitella, 1052 - 1052

Centro agricolo conosciuto per la presenza del Museo della Civiltà Contadina ospitato nel Palazzo Merola, del XIX secolo. Tra le architetture civili figurano anche il Palazzo D’Agosto, il Palazzo Lanzulli e la Torre adiacente. La chiesa madre del Casale di Moio, la parrocchiale Santa Veneranda, sorge su uno sperone in prossimità di uno spazio, in origine più ampio, che costituiva la piazza pubblica del nucleo rurale. La chiesa, la cui attestazione più antica risale al 1604, è certamente precedente a tale data realizzata tra il XV e XVI secolo anche se l’attuale stato del monumento è da mettere in relazione alle trasformazioni effettuate nel 1784. Il campanile è stato aggiunto solo nel 1813, anno della sua consacrazione. Ad occupare parte della originaria piazza antistante il sagrato della chiesa è nel XVIII secolo l’ampliamento del palazzetto “Alario” che all’originario nucleo a pianta quadrata, posto al margine dello spazio aperto, aggiunge un’ala ortogonale al fabbricato, conclusa da un elegante torrino poligonale, in tal modo veniva a configurarsi uno spazio a corte delimitato sulla strada da un muro di cinta. Questo complesso connota ancora l’originale spazio urbano costituito dall’articolarsi di dette architetture. Ad occupare parte della originaria piazza antistante il sagrato della chiesa è nel XVIII secolo l’amplia mento del palazzetto “Alario” che all’originario nucleo a pianta quadrata, posto al margine dello spazio aperto, aggiunge un’ala ortogonale al fabbricato, conclusa, questa, da un elegante torrino poligonale, in tal modo veniva a configurarsi uno spazio a corte delimitato sulla strada da un muro di cinta. Questo complesso connota ancora l’originale spazio urbano costituito dall’articolarsi di dette architetture

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del basso Cilento sito a 515 m s.l.m. nell'alta valle del torrente Badolato, a soli 3 km da Vallo della Lucania; è compreso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
  • LOCALIZZAZIONE Moio della Civitella (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO via Giuseppe Alario, Moio della Civitella (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il nome del borgo deriva dal latino moggius o modiume che corrisponde ad un’antica unità di misura agraria. Il territorio, abitato già in epoca greca e romana come testimoniano i resti di mura greche, forse appartenenti a una rocca dipendente da Elea, che si trovano sulla sommità di un colle. Nel Medioevo appartenne probabilmente a Vallo della Lucania. Di Moio è probabile indizio in una pergamena cavense del 1052 ed è menzione nel codice di Grottaferrata. In un documento della Camera della Sommaria si legge che tra i casali "de ditta Università del Yoyo" è anche "Moyo Troyano". Non si sa quali diritti vantassero i principi di Sanseverino di Salerno su Moio e Massascusa, poi avocati dalla corona a causa della ribellione di Ferrante contro Carlo V. Nell'anno 1487 il feudo risulta soggetto ai Guarino e nel XVIII secolo alla famiglia Pepe. Il Comune nacque nel 1807 e fu integrato con l’aggregazione al Comune viciniore di Pellare, formando un unico e grande Comune con nome di Pellare-Muoio, con sede in Pellare. Dopo l’Unità d’Italia, il Comune di Moio subì un’altra modifica nel nome. Infatti, prese il nome di Comune di Moio della Civitella con sede nella frazione Pellare. L’aggiunta del toponimo Civitella fu dovuta al fatto che, a monte dei due paesini di Pellare e Moio, fu scoperta una fortezza-città, il Frurion Civitella, edificato nel IV secolo a.C. dalla città di Velia. Dal 1928 al 1946 il comune fu aggregato a quello di Vallo della Lucania
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916427
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
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  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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