centro storico, montano, spontaneo, Montano Antilia, Montana (denominazione storica), Montano (denominazione storica, fino all'unificazione d’Italia) (XIV)
Montano Antilia,
1352 - 1352
L’impianto urbanistico di Montano Antilia è tipico delle cittadine tardo medievali del Cilento. Nel centro storico spiccano, tra gli i monumenti, la Chiesa madre con affreschi risalenti al XVIII secolo con il campanile decorato con maioliche della piazzetta San Nicola; la cappella di Sant’Anna; la Scala Santa, cappellina edificata nel XVIII secolo a somiglianza della Scala Santa di Roma; il Palazzo Bianchi già dei Monforte di Laurito; il palazzetto con la facciata d'inizio Novecento dei La Monica
- OGGETTO centro storico montano, spontaneo
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CARATTERI AMBIENTALI
Centro montano della provincia di Salerno nel basso Cilento posto su un contrafforte meridionale del monte Antilia a 700 metri s.l.m. alle porte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in cui ricade parte del territorio comunale. Appartiene all’ambito territoriale della Comunità montana del Lambro e Mingardo
- LOCALIZZAZIONE Montano Antilia (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Arcri, Montano Antilia (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il toponimo trae probabilmente origine dall'aggettivo MONTANUS e deve la sua specificazione a un monte che sorge nelle vicinanze dell'abitato. Il territorio fu abitato dai profughi di altri centri limitrofi di origine greco-bizantina, scappati per sfuggire alle invasioni barbariche, intorno al X-XI sec. L'agglomerato era situato lungo la via del sale, arteria importante che univa il litorale di Policastro-Rocca Gloriosa con l'Abbazia di S. Nazario e con Cuccaro Vetere ma che allo stesso tempo agevolava anche le incursioni degli Arabi e dei Barbari che penetrarono nel territorio distruggendo ogni cosa. La popolazione fu costretta, quindi, a cercar scampo tra i monti e le campagne poco accessibili agli uomini di mare. Una sorta di difesa passiva come stata definita da molti storici che fece sorgere una miriade di micronuclei caratterizzati dalla precarietà provvisorietà fino alla venuta dei Normanni che ne presero le difese e ne coordinarono la amministrazione. Questo fenomeno determina la nascita dei tre agglomerati che, appunto, prendono il nome di Montano, Abatemarco e Massicelle. I tre villaggi nacquero per controllare il territorio dal punto di vista geografico, politico e per motivi di economia legata allo sfruttamento dell'agricoltura. La prima notizia storica del posto risale al 1352, quando il comune fu iscritto nel General Catasto della Sommaria. Appartenne al territorio di Cuccaro Vetere con il nome di Montagna e fu un piccolo casale, ricordato nei censimenti a partire dal sec. XVI. Il paese fu feudo di molte famiglie nobili: nel 1463 il duca di Amalfi Antonio Piccolomini, tre anni dopo la famiglia Saracino, sotto la cui signoria rimase fino al 1607, quindi Galeotto Spinola e infine, nel 1672, il duca di Monforte che, con la sua famiglia, lo tenne fino al 1811, quando l'abitato costituì un solo comune con i borghi di Abatemarco e Massicelle
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916426
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0