centro storico, costiero, lineare, portuale, Cetara, Citara (denominazione storica) (IX)

Cetara, 879 - 879

Centro costiero risalente all'alto medioevo. Si sviluppa longitudinalmente dal mare verso i monti lungo una strada carrabile. Nell’insenatura svetta la Torre Vicerale, edificata in periodo angioino, trasformata e fortificata ulteriormente durante la dominazione aragonese. Non costituiva solo difesa dalle invasioni dei Turchi dal mare, ma anche difesa dei traffici commerciali marittimi da scorrerie di pirati locali che partivano dalle strette insenature della costa. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa di S. Pietro Apostolo, edificata alla fine del IX secolo, epoca in cui i normanni salernitani ebbero il sopravvento sulla comunità di saraceni insediatasi a Cetara; il complesso monumentale francescano edificato alla fine del XIV secolo, formato dalla chiesa di S. Francesco, dal chiostro, dalla sede della Confraternita e dalle celle sovrastanti; la Chiesa della Madonna di Costantinopoli edificata dal 1868 al 1870 e parzialmente ricostruito nel 1921, sita nella parte alta del paese a ridosso del nucleo storico, in un'area con interventi edilizi di recente formazione

  • OGGETTO centro storico costiero, lineare, portuale
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno posto sulla Costiera Amalfitana, all’estremità orientale della penisola sorrentino –amalfitana, sui fianchi della ripida valletta del torrente Cetus, che sbocca in una piccola insenatura della costa. Fa parte dell’area geografica denominata "La costa d'Amalfi" e appartiene alla Comunità montana della penisola amalfitana
  • LOCALIZZAZIONE Cetara (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Ungheresi, Cetara (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cetara è sempre stato un paese di pescatori, non a caso il toponimo trae origine dalla pesca, "Cetara" probabilmente deriva da "Cetarii", nome degli antichi mercanti del pesce. Le origini risalgono forse all'Alto Medioevo. Quasi completamente disabitato in epoche precedenti, si ritiene che appartenesse alla giurisdizione della città etrusca di Marcina, coincidente, con sufficiente probabilità, con Vietri sul Mare. Nella seconda metà del IX sec. fu preso e occupato dai Saraceni che utilizzarono la vicina Cala di Fuenti come base per le loro incursioni nei centri della costa tirrenica. Per un lungo arco temporale, Cetara è stata "Casale" della Città di Cava dei Tirreni e successivamente di Vietri sul Mare. Tra l’anno 1000 e il 1100, i cetaresi pagavano lo iuspiscariae all'arcivescovo di Amalfi e, successivamente, al monastero benedettino di Erchie. Intorno alla chiesa di S. Pietro Apostolo cominciò a svilupparsi l'insediamento sul mare e sulle colline laterali. La difesa del litorale fu ulteriormente potenziata nel XVI secolo mediante la costruzione di una torre vicereale. Nel Medioevo la parte orientale del territorio di Cetara apparteneva al principato longobardo di Salerno, quella occidentale era parte del tenimento del ducato romanico - bizantino di Amalfi. Nel 1534 la flotta di Sinan Pascià saccheggiò i villaggi di Erchie e Soverano e attaccò Cetara, prelevando trecento abitanti come schiavi, sgozzandone molti altri. La flotta francese che appoggiava i giacobini napoletani, nel 1799, epoca di nascita della Repubblica Partenopea, dopo aver risparmiato Amalfi, iniziò la costruzione di un fortino a Conca dei Marini. Un’azione congiunta di cetaresi e inglesi ebbe successo e si concluse con la conquista del fortino di Conca dei Marini. Cetara è Comune autonomo dal 1833
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916391
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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