centro storico, collinare, difensivo, Scala, Cama (denominazione originaria) (IV a.C)

Scala, ca 330 a.C - ca 330 a.C

Scala ha una struttura urbanistica medievale costituita da più contrade decentrate. La città, un tempo città di nobili e di splendore monumentale, è ancora oggi ricchissima di chiese e di palazzi. Nel nucleo storico si trova il duomo, intitolato a San Lorenzo, patrono della città, edificato verso la fine dell’XI secolo e trasformato in età barocca, pur conservando la cripta medievale. Sulla Piazza principale di Scala oltre il duomo il Duomo si affaccia il palazzo vescovile mentre sul costone sottostante il nucleo vi è l'accesso alla Grotta del Dragone inglobata in una struttura muraria, rappresenta il primo luogo dove il Santo, giunto a Scala per attività apostolica nel 1775, si ritirava a pregare. Tra le molteplici testimonianze storico-architettoniche spiccano anche la Chiesa e il Monastero del Santissimo Redentore; la Cappella dei PP. Redentoristi; il Palazzo Mansi D'Amelio, rimaneggiato nella facciata in stile neoclassico nel tardo 1700 ma con ancora elementi e strutture del Medioevo

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della Costa d'Amalfi affacciato su di una valle attraversata dal torrente Dragone, alle pendici sud-orientali dei monti Lattari. Rientra nel Parco Regionale dei Monti Lattari e appartiene alla Comunità montana Penisola amalfitana. L’intero comune è Patrimonio dell’Unesco ed è soggetto a vincolo paesaggistico
  • LOCALIZZAZIONE Scala (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Vescovado, Scala (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un'altura posta a circa 400 metri sul mare è il roccioso sito su cui fu edificata, con chiaro intento strategico, la cittadina di Scala. Probabilmente il suo nome deriverebbe proprio dalla pendenza del territorio su cui sorge. In un passato remoto e glorioso Scala assieme a Ravello, era un baluardo difensivo pronto a proteggere Amalfi, la capitale del Ducato. Chiamata originariamente Cama (con il significato di “cinta tra i monti"), è di origine romana e la sua storia è strettamente legata a quella di Amalfi, di cui costituiva il naturale retroterra: partecipò infatti alle vicende di questa repubblica marinara, come tutti i paesi situati sul versante meridionale dei monti Lattari, e raggiunse con il commercio una grande prosperità. Il periodo di maggior splendore per Scala fu l'XI secolo, quando si distinse nei commerci e nell'artigianato, tanto che a Napoli presso Porta Nolana, fu fatta costruire una chiesa da una colonia di scalesi che lì si stabilì. Le famiglie più illustri furono: i d'Afflitto, i Rufolo, i Trara, i Saxo. Fra' Gerardo Saxo fu uno dei massimi esponenti di questo casato, che nell'XI secolo fondò l'ordine degli Ospitalieri di Gerusalemme, trasformatosi poi in Ordine dei Cavalieri di Malta. La decadenza di Scala si ebbe a causa della conquista del normanno Roberto il Guiscardo e dei Pisani nel 1135-37. La città divenne sede vescovile verso la fine dell’XI secolo per volere dell’aristocrazie amalfitana e dell’Arcivescovo della città. Quando però l’autonomia del ducato amalfitano volse fatalmente al tramonto, con l’incorporazione nel regno Normanno, l’imponente fortificazione di Scala non poté evitare una serie di devastazioni: la città fu incendiata, dopo un lungo assedio, da Roberto il Guiscardo nel 1073, nel 1135 e nel 1137 subì le conseguenze delle invasioni dei Pisani, nel 1210 fu invasa da Ottone di Brunswich, nel 1283 fu saccheggiata dai Siciliani dopo i famosi Vespri. Dal punto di vista urbanistico ed economico Scala raggiunse il massimo splendore nel XIII secolo ed in particolare in età sveva, periodo al quale si collega la nascita delle sontuose dimore patrizie. Dal XIV secolo in poi la città, come tutti i centri amalfitani, fu colpita da una profonda crisi che portò allo spopolamento del territorio con il ritorno ad un’economia tipicamente agricola. Il XVII secolo fu un periodo di grande decadenza dovuto a guerre, pestilenze e saccheggi e a due violenti terremoti che distrussero gran parte degli edifici. Nel XVIII secolo Scala era ormai un piccolo comune rurale in cui solo le chiese, i ruderi dei castelli e i resti di qualche dimora patrizia restavano a testimonianza del glorioso passato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916384
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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