centro storico, collinare, lineare, difensivo, Vibonati, Libonatorum (denominazione storica), Bonatorum (denominazione storica), Bonati seu Bonatorum (denominazione storica), Li Bonati (denominazione storica), Libonati (denominazione storica), Bonati (denominazione storica, cit. Atlante 1788-1812) ((?) XI)

Vibonati, XI -

Il centro storico del paese di origine medioevale è molto caratteristico e gran parte di esso è visitabile solo a piedi attraverso scalinate e stradine strette e sinuose dette “ruve”. Percorrendo il paese su Corso Umberto I si possono ammirare i tanti pregevoli portali che decorano i palazzi nobiliari del borgo antico, tanto che è consuetamente definito il borgo dei portali. Tra i palazzi spiccano il Palazzo De Nicolellis, risalante al 1400 circa, il quale ospitò il 3 settembre 1860 Giuseppe Garibaldi, e Palazzo La Corte Rizzuti. Tra scorci e vedute, scalinate e viuzze con pavimento lastricato in pietra si arriva al Santuario di Sant’Antonio Abate (XI secolo), che domina la parte alta del paese su una collina donata alla comunità dalla Principessa Carafa di San Severo. Nella parte bassa del borgo si può visitare il Monastero di San Francesco da Paola, fondato nel 1611 una struttura monumentale con un chiostro centrale ad archi con colonne ottagonali, gestito dalle Ancelle di S. Teresa del Bambino Gesù. Di estremo valore artistico sono in oltre la Chiesa della SS. Annunziata con affreschi del XII e XII sec. e la Chiesa della Santissima Trinità a cui è annesso un torrino, traccia dell’antico sistema murario che cingeva Vibonati. È presente anche un Museo della Civiltà Contadina realizzato da un abitante del luogo, il quale ha raccolto vari strumenti utilizzati dai contadini del secolo scorso

  • OGGETTO centro storico collinare, lineare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro sito a 110 metri s.l.m. nella parte meridionale della Provincia di Salerno, tra Ispani e Sapri, grosso modo al centro del golfo di Policastro nel Bacino Idrografico del Bussento. Appartiene all'ambito territoriale di competenza della Comunità montana Bussento; il Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni lambisce il territorio comunale nella parte a nord
  • LOCALIZZAZIONE Vibonati (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via della Fontana, Vibonati (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo alcuni storici Vibonati sorse sulle basi di un antico insediamento fenicio del IV sec. a C., diventando poi sede dell’importante abitato romano di “Vibo ad Siccam”. Si pensa, però, che a costituire l’attuale paese sia stato Gisulfo, l’ultimo dei principi longobardi di Salerno, il quale fece costruire un castello per difendere la popolazione dai pirati saraceni. Dal 1296 al 1348 Vibonati fu governata prima da Giovanni Ruffo di Policastro, poi da Gabriele e Luciano Grimaldi e dai Sanseverino fino alla Congiura dei Baroni del 1486, quando passò ad essere “Casalis” di Tortorella. A seguito delle invasioni barbariche e saracene di metà Cinquecento la città di Vibonati come altre dell’entroterra che ospitavano i rifugiati dei lidi, si dota di mura e di fortificazioni; l'unica traccia di fortificazione rimasta è il "Torrino" in piazza Nicotera. Nel 1627 fu sostituito il Ponte levatoio con un ponte in muratura, in quanto cessarono definitivamente gli attacchi dal mare degli Ottomani, sconfitti nella famosa battaglia di Lepanto nel 1571. In questo periodo quindi l'espansione dell'abitato si sposta verso sud oltre la porta del ponte. La zona di nuova edificazione si chiamerà Borgo in quanto sorto al di fuori dell'area precedentemente idealmente fortificata. Intanto continua lo sviluppo verso nord così da dare al paese quel caratteristico aspetto che oggi ammiriamo. Nel 1603 Carlo Caracciolo vendette il borgo a Diego Simone, da cui passò a Francesco Pertinet, e Fabio di Bologna e a Francesco Galuppo. Tra l'Ottocento e il primo Novecento continua l'espansione nell'asse nord-sud; il paese ha ormai raggiunto il Convento una volta fuori dall'abitato. Tale assetto è stato possibile anche per la breve parentesi del dominio francese, che ha sottratto terreni e immobili agli enti ecclesiastici, mettendoli all'asta. Il comune fu compreso tra quelli danneggiati nella regione Campania dal sisma del 21 marzo 1982. Il terremoto causò danni diffusi che richiesero demolizioni o sgombero di abitazioni inagibili e necessità di reperire alloggi temporanei per le famiglie evacuate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916358
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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