centro storico, di pianura, San Marzano sul Sarno, Terra di San Marzano (denominazione storica, cit. 1521), San Marzano (denominazione storica, ante 1862/10/23) (VII)

San Marzano sul Sarno, 601 - 601

Nel centro storico vi è la presenza di edifici storici di pregio quali Villa Pina - ex Cinema, Fabbricato Tortora, il Municipio, e numerosi palazzi quali Palazzo Fiore — Ruggiero, Palazzo Pisani, Palazzo Celentano, Palazzo del Podestà, Palazzo Ammirati. Fra le architetture religiose ricordiamo: la Chiesa di San Biagio, del 1601, dedicata al patrono della città, con una sobria facciata di stampo neoclassico; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, fondata nel 1513; la Chiesa del Confraternita del Rosario, vicina alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, al cui interno si trova la Madonna del Rosario del pittore campano Giovanni Antonio d'Amato (XVI sec.)

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno all’estremità meridionale della pianura Campana, tra il Vesuvio, i Monti Lattari, in prossimità della confluenza tra il fiume Sarno con i torrenti Imperatore, Cavaiola, San Mauro. Sito a 20 metri s.l.m., appartiene geograficamente all’Agro Nocerino Sarnese, nel settore limitrofo all’area vesuviana
  • LOCALIZZAZIONE San Marzano sul Sarno (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Oliva Cap, San Marzano sul Sarno (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalle notizie archeologiche si rileva che le origini di San Marzano sul Sarno sono ascrivibili all’età del ferro, periodo compreso tra il IX ed il VI secolo a. C., durante il quale la valle fu abitata dai Sarrasti, un popolo di stirpe pelasgica proveniente dal Peloponneso, che i colonizzatori greci chiamarono Opici, cioè agricoltori e le sue vicende sono strettamente legate a quelle della valle del Sarno. A testimonianza della loro presenza nell’area vi sono estese necropoli. La nascita dei primi nuclei urbani dell’antica Nuceria, di Pompei e di Stabia, avvenuta nella seconda metà del VI secolo a.C., esercitò un'attrazione così forte sugli abitanti della valle che, per tutto il VI secolo, si verificò un vero e proprio processo di inurbazione, che portò allo spopolamento dei preesistenti villaggi, con la conseguenza che il territorio sarnese nocerino, durante tutto il periodo sannitico e romano e fino al periodo medievale, fu caratterizzato da grandi appezzamenti di terreni coltivati e da poche ville rustiche sparse. La distruzione di Nocera (rimasta l’unica città dell’Agro dopo l’eruzione del 79 d.C.) da parte dei longobardi, nel 603 d. C., fu la causa di un processo inverso a quello che si era verificato 12 secoli prima e, cioè, la popolazione abbandonò la città e si sparse nella valle, fondando una serie di villaggi, che, successivamente, rappresentarono il primo nucleo delle attuali cittadine, fra cui San Marzano. La notizia dell’invasione dell’agro nocerino da parte dei longobardi ci viene fornita da una lettera che Papa Gregorio Magno scrisse, nel 601, ad Agapito, con la quale il Pontefice affidava all’Abate del Monastero di S. Giorgio di Orvieto e di Sorrento, la cura dei resti del monastero benedettino di S. Marzano, distrutto appunto dai Longobardi. Con il nome di San Marzano la località è citata in un atto di vendita del 963 conservato nell'abbazia della Santissima Trinità a Cava de' Tirreni. Il borgo iniziò ad acquistare una certa prosperità con la conquista del regno di Napoli da parte della casata spagnola degli Aragonesi e nel XVIII secolo divenne possedimento della famiglia Albertini, principi di Cimitile. La denominazione attuale di San Marzano sul Sarno è stata ottenuta con Regio Decreto n. 935 del 23 ottobre 1862
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916351
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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