centro storico, di pianura, Pagani, Locus Paganorum (denominazione storica), dé Pagani (denominazione storica) (XII)

Pagani, XII

Il centro storico di Pagani, con la sua architettura settecentesca, è ben conservato e rappresenta una pregiata risorsa storico-culturale, in quanto ricco di palazzi, cortili e chiese di interesse storico e architettonico. Il primo impianto del tessuto insediativo storico risale al XVII secolo e sorge lungo la più importante via di transito, coincidente con l’antica via Popilia, strada consolare romana che, chiamata Corso Regio in epoca borbonica, partendo da Napoli, attraversava l’Agro nocerino fino a Salerno. Ad oggi, il tracciato di Pagani di questa antica via coincide con le attuali via Carmine, Corso Ettore Padovano, via Marconi e via San Domenico, lungo le quali si sviluppano le più antiche fabbriche monumentali. L’abitato conosce una notevole espansione nel secolo XVIII, con la costruzione di edifici ottocenteschi ancora oggi presenti e, alcuni di essi, di notevole interesse artistico ed architettonico. Intorno al nucleo storico si sviluppa, poi, tutto l’impianto di recente formazione. Tra i palazzi di notevole interesse si rilevano: il Palazzo Tortora; il Palazzo Tortora degli Scipioni, costruito nella seconda metà del 1600 dal Conte Palatino Carlo Pignataro; il Palazzo Gatto, edificato nel 1800, situato in piazza Corpo di Cristo, di fronte all’omonima chiesa, ex sede della Casa del Reggimento o Municipio di Nuceria Pagonorum. La cittadina di Pagani è, inoltre, ricca di antiche chiese, che per la maggior parte si affacciano su bellissime piazze, lungo l’asse stradale dell’antica via Popilia: la Basilica di Sant'Alfonso Maria Dè Liguori (1756-1824), voluta e ideata dallo stesso Sant´Alfonso, oggi patrono della città. La costruzione, iniziata nel 1756, fu completata dopo varie interruzioni solo nel 1824; la Chiesa della Madonna del Rosario; la Chiesa della Santissima Addolorata (1632); la Chiesa del Corpo di Cristo, eretta nella seconda metà del XVI secolo; la Chiesa di Maria Santissima del Carmine, fondata nel 1491 dal conte Francesco Zurlo, era eretta insieme all’attiguo convento, dai Padri Carmelitani Scalzi; la Chiesa della Madonna del Carmine

  • OGGETTO centro storico di pianura
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro di pianura (35 metri s.l.m.) collocato nella zona più a nord della provincia di Salerno, ai confini con le province di Napoli ed Avellino. È ubicato lungo le pendici settentrionali dei Monti Lattari (Monte Albino), nel territorio della Valle del Sarno, che prende il nome di Agro nocerino-sarnese, all’interno della quale occupa una posizione baricentrica. Il centro si colloca alle porte del Parco regionale dei Monti Lattari
  • LOCALIZZAZIONE Pagani (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Campitelli, Pagani (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo insediamento della città di Pagani sembra risalire, da alcuni scritti storici, al I millennio a.C., quando un popolo greco-africano, i Taurani, fondò un nucleo abitativo chiamato Taurania. I rinvenimenti nel territorio di Pagani di sette tombe conferma indubitabilmente l'appartenenza del territorio dalla metà del IX al VI secolo a.C. alla facies culturale della piana del Sarno e al popolo dei Sarrasti, popolazione autoctona della piana del Sarno in epoca preromana mentre alcuni ritrovamenti archeologici di ville rustiche situati in via Ammaturo (I sec. a.C.), via Nazionale (I sec. a.C.) e via Tramontano (II-I sec. a.C.) testimoniano la successiva dominazione romana. La posizione del territorio di Pagani lungo la importante via di transito Nuceria-Stabias iniziò a favorire lo sviluppo del piccolo centro urbano che cominciò ad assumere una maggiore importanza con la realizzazione nel I sec. a.C. della via Nuceria-Pompeios e con la conseguente divisione agraria del territorio. A seguito di eventi calamitosi quali l’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo e lo straripamento del fiume Sarno, il territorio di Pagani subì forti danni e la maggior parte della popolazione si trasferì in una zona più rialzata nel piano detto di San Felice, denominato Curtis in plano (oggi Cortinpiano), dove fu poi edificato anche un castello. Nel basso medioevo una nobile famiglia, i Pagano, ebbe in concessione la signoria del borgo di Cortimpiano, e iniziò ad essere identificato come il "casale de li Pagani". Il casale diventò sempre più grande ed importante, tanto che a partire dal XV secolo Nocera dei Cristiani cambiò nome in Nocera dei Pagani. La città di Nocera Dei Pagani aveva una forma di governo avanzata per il tempo ed era costituita da Università, entità amministrative che godevano di una certa autonomia, tra cui la stessa Pagani. Nel '500 e nel '600, l'università di Pagani seguì le sorti della città madre e subì le conseguenze dei numerosi disastri naturali, delle pestilenze, dell'oppressione spagnola e solo nel XVIII secolo, con l'avvento dei Borbone, si ebbe una decisa ripresa. Nel 1806, durante il periodo napoleonico, la riforma amministrativa voluta da Giuseppe Bonaparte decretò la fine dell'unità amministrativa della vecchia città e la nascita del Comune di Pagani formato dagli antichi casali de li Pagani e di Barbazzano. Sul toponimo Pagani sono state avanzate diverse ipotesi. Per alcuni studiosi deriverebbe dal latino pagus (villaggio), per la presenza di numerosi villaggi; secondo altri, poiché in questo territorio si stabilirono gruppi di saraceni provenienti da Amalfi, dall’aggettivo pagano in opposizione a cristiano. L’ipotesi più attendibile sembra essere quella che fa derivare Pagani dalla famiglia Pagano, di origine francese, venuta qui ai tempi dei primi Templari (987) e legata ai sovrani angioini ed aragonesi. La città subì notevoli danni a causa del terremoto dell'Irpinia del 23 novembre 1980: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate più o meno gravemente furono 2789; furono notevolmente danneggiati numerosi edifici ecclesiastici monumentali come la chiesa del Corpo di Cristo in cui crollò il campanile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916345
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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