nucleo storico, collinare, agricolo, Sala (ante XI)
Sala è l’aggregato urbano più consistente e probabilmente più antico di quelli che costituiscono il moderno comune di Corbara. L’attuale abitato di Corbara, infatti, è il prodotto della saldatura di più nuclei edilizi che ebbero origine dagli stanziamenti abitativi dei primi gruppi familiari e da cui, la maggior parte, presero il nome originari (Sala, Pigno, Piazza, Terra, Montecito, Casa Giulio, Casa Padovano, Casa Marante, Casa Luzio, Casa Mola). Dall’analisi morfologica e tipologica si evidenzia chiaramente che la struttura urbana e agricola di Sala sia stata fortemente condizionate dalla natura del sito e che la sua espansione è stata fortemente condizionata dalla presenza del vallone che ne determina il suo limite est. Il nucleo abitato è costituito prevalentemente da unità edilizie di piccole dimensioni ed aggregate intorno agli spazi interni dei cortili, disposti in rapporto agli assi viari principali che si sviluppano concordemente alle curve di livello della collina prevalentemente in direzione est‐ovest condensandosi nel punto nodale rappresentato da Largo Roma. La trama viaria è completata da percorsi con orientamento prevalente nord‐sud, con sezione ridotta e con andamento scosceso per superare il forte dislivello delle pendici del monte Corbaro. Tali strade, spesso vere e proprie gradinate, attraversano i vari isolati e conducono ai campi coltivati ed ai boschi, risorsa notevole della comunità corbarese. La configurazione di tali percorsi nasceva in funzione di una regimentazione delle acque discendenti dal monte che in tal modo erano convogliate in tanti piccoli rivoli facilmente smaltibili senza che arrecassero danno. Nel centro dell’antico borgo, circondato dalle abitazioni, sorge la chiesa di San Giuseppe, ricordata nell'arco di tempo che intercorse tra la visita pastorale del 1721 e quella del 1736
- OGGETTO nucleo storico collinare, agricolo
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CARATTERI AMBIENTALI
Borgo del Comune di Corbara situato nella provincia di Salerno alle pendici dei Monti Lattari (tra i monti Albino e Cerreto), nell'Agro nocerino-sarnese, in prossimità della costiera amalfitana. Corbara ha fatto parte della Comunità Montana Penisola Amalfitana, fino allo scioglimento della stessa (2008), e dal 2013 fa parte dell'Unione dei comuni Terre dell'Agro
- LOCALIZZAZIONE Corbara (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Sala, Corbara (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sala, il cui toponimo rimanda ad una denominazione di origine longobarda, legata ad un luogo di riunione, appunto una Sala, dovette essere il polo di aggregazione del primo nucleo abitato di Corbara legato allo sfruttamento delle risorse della montagna. La posizione eccentrica dell’oratorio di San Giuseppe, edificato nel XVIII secolo, sembrerebbe testimoniare che l’aggregato urbano non sia sorto intorno ad un polo religioso ma probabilmente intorno a qualche struttura finalizzata all’amministrazione civica, come poteva essere la longobarda Sala. Essa doveva sorgere nell’immediato contesto di largo Roma vero polo nevralgico intorno a cui si è andato sviluppando il tessuto edilizio. Corbara si andò sviluppando attorno al nucleo storico del Rione Sala, arricchendosi negli anni di molte frazioni inglobate con gli anni al centro. I primi documenti che citano Corbara risalgono a qualche secolo antecedente l'avvento dei Longobardi e parlano di strade di collegamento che dal paese portavano alla via Stabia, cioè all'arteria principale che univa Nocera a Castellammare: venne citata per la prima volta, con il nome di "Corvara" o "Corbaru" nel 1010 in un atto del Codex diplomaticus Cavensis mentre nel 1042 è menzionata una zona tra Sant'Egidio del Monte Albino e Corbara, chiamata gorga de lupenum: l'attuale Vena del Lupo; del 1045 è invece un secondo documento che menziona una strada tra Corbara e Tramonti. La storia del borgo è legata a quella di NUCERIA ALFATERNA (Nocera Superiore): quando questa fu distrutta una prima volta da Annibale nel 216 a.C., parte della sua popolazione si trasferì nelle zone limitrofe, dando vita fra l'altro al primo nucleo abitato corbarese; dopo una seconda distruzione, operata parecchi secoli dopo dai longobardi, NUCERIA risorse nuovamente, ma questa volta come confederazione dei casali nocerini che si mantenne intatta fino al 1806, quando vennero istituiti i comuni. La struttura urbana comincia a formarsi in epoca medievale con casali sparsi legati in prevalenza allo sfruttamento delle risorse silvo‐pastorali costituiti da nuclei familiari isolati che nel corso dei secoli intensificano nello stesso posto lo sviluppo edilizio fino alla costruzione della chiesa parrocchiale di san Bartolomeo nel 1954 che determina il distacco dalle comunità di Sant'Egidio del Monte Albino e San Lorenzo a cui faceva parte e di conseguenza la nascita di un polo centrale di aggregazione , ulteriormente sviluppato con l’apertura della strada carrabile per Chiunzi e Ravello che determina progressivamente la saldatura di alcuni casali. Nel 1510 il principe Giordano di Capua donò S. Egidio e Corbara, con territori e anime annessi, al Monastero di S.Trifone di Ravello, ma mentre con la distruzione di tale Monastero S. Egidio ritornò a far parte dell'urbe Nuceriae, Corbara continuò presumibilmente nei secoli ad appartenere alle proprietà del Monastero di S. Tritone sino alla costituzione, nel 1785, dell'Università Nocerina. Di notevole rilevanza geopolitica per l'accesso ai Comuni fu l'apertura della carrozzabile per Tramonti e Sant'Egidio che, sicuramente, permise proficui interscambi sociali e mercantili con altre realtà, ma tolse a Corbara i vantaggi di uno splendido isolamento. Con la proclamazione del Regno d'Italia, nel 1860, Corbara conservò la sua autonomia che mantenne anche durante il ventennio fascista, periodo quest'ultimo, durante il quale, centri più importanti furono cancellati o accorpati per volontà politica-propagandistica. Nel 1943 le truppe tedesche d'invasione occuparono Corbara che venne parzialmente distrutta dai bombardamenti alleati e ricostruita
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916337
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0