centro storico, collinare, concentrico, difensivo, Postiglione, Postilionis (denominazione storica) (X)

Postiglione, X

Guardando dall’alto il centro storico, risalta il groviglio di stradine, vicoli e case formatosi intorno all’imponente castello normanno posto alla sommità del paese. Questa struttura, costruita verso l'anno 1000, grazie alla sua posizione strategica nel corso dei secoli fu conteso da molti personaggi. Il castello si presenta come un sistema di fortificazione articolate intorno ad un corpo principale. L’edificio era munito di sei torri: una di queste consentiva l’accesso al carcere, un'altra, con delle scale, portava a parti sottostanti da dove accedevano le carrozze. Durante i conflitti mondiali era adibito a carcere militare successivamente museo, oggi vi si può ammirare un vasto panorama che comprende il golfo di Salerno, il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, parte della costiera cilentana e di quella amalfitana e infine l'isola di Capri. Affascinante testimonianza storico-architettonica del passato è anche la chiesa di San Giorgio, a croce latina senza transetto mentre in seguito agli eventi sismici del 1857, della Chiesa di S. Nicola ne rimane invece il solo, elegante campanile del XIV secolo in pietra bianca degli Alburni. Altre emergenze architettoniche sono il Santuario della SS. Annunziata e monastero dei carmelitani (XVI secolo) E la cappella di San Rocco (XVII secolo), costruita da alcuni sopravvissuti ad un'epidemia di colera nel 1656 come omaggio al Santo la Cappella di San Vito (XVI secolo)

  • OGGETTO centro storico collinare, concentrico, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Sorge a 605 metri s.l.m. alle falde nord-occidentali dei monti Alburni. Fa parte della Comunità montana Alburni ed il territorio comunale, appena al di fuori del centro abitato, è inserito nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, oltre che nella Riserva naturale regionale Foce Sele-Tanagro
  • LOCALIZZAZIONE Postiglione (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Vincenzo Manzi, Postiglione (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la tradizione pare sia stato fondato da esuli di Paestum in fuga dai Saraceni. Col susseguirsi delle dominazioni ha rappresentato sempre un luogo privilegiato per l’osservazione del territorio fino al mare, al punto da esser soprannominato “il Balcone degli Alburni“. E a riguardo il Barone di San Biase, Giuseppe Antonini, nel 1745 scrive nel suo “La Lucania, discorsi”: <>. Il territorio, ampliato da vari signori che compivano usurpazioni a danno del demanio dell’università, fu teatro di conflitti tra il popolo e il baronaggio locale. Il feudo appartenne ai Sanseverino e, nel ‘500, ai principi Caracciolo. Conobbe lotte interne durante la cosiddetta rifeudalizzazione del ‘600. Nel 1627 Postiglione fu elevato al rango di marchesato poi fu acquistato da parte di Ippolita Pelagnao di Cellamare che lo passò al duca Marcantonio Garofalo. La famiglia Garofalo tenne il feudo di Postiglione fino al 1760 quando lo cedette al re Carlo II di Borbone che lo aveva acquistato, insieme al feudo di Controne, per ampliare la sua tenuta di caccia di Persano. Durante il decennio francese le mire egemoniche delle più illustri famiglie nobiliari erano ampiamente giustificate dalle potenzialità economiche del territorio, che venne accorpato al demanio solo con l’abolizione della feudalità che avvenne con la legge nel 1806. Il terremoto del 1980 causò danni non gravi: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate furono 509. La chiesa di S. Giorgio subì dissesti alle coperture e danni notevoli furono riscontrati anche nella chiesa di S. Maria e in quella di S. Nicola, di cui fu lesionato in particolare il campanile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916328
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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