centro storico, collinare, lineare, difensivo, Corleto Monforte, Coryletum (denominazione originaria), Corneto (denominazione storica, dal 1000 ca al 1400 ca), Corleto (denominazione storica, dal XV sec. al 1862) (VI a.C.-V a.C)
Corleto Monforte si suddivide in due zone: il centro storico, ricco di vicoli stretti, e la parte nuova, che comprende sia zona “Rapi” che “Casaletto”, zone residenziali. Il centro durante l’XI secolo fu cinto da alte e robuste mura, delle quali ancora oggi si vedono numerosi ruderi. Data la sua posizione e la robusta cinta di mura, Corleto aveva tutto l’aspetto di una vera e propria fortezza. Il borgo, data la sua posizione strategica, non fu però circondato da mura lungo tutto il suo perimetro, in quanto era impossibile da parte degli assalitori tentare la scalata dell’enorme bastione roccioso, all’altezza di via Forese (comunemente detta “Fuori le mura” proprio perché quel tratto era privo di mura). Possiede un patrimonio storico, che si snoda dalla località detta localmente “Sciuvolo” fino a “Capo delle armi” (chiamato così perché costituiva il primo baluardo da cui si potevano respingere gli assalitori) per una lunghezza di oltre 1100 metri, con vie strette, case bisecolari e chiese antiche. In particolare, partendo da Largo Sciuvolo e attraversando Via Roma, si giunge in Piazza Diana, così denominata per via del tempio della dea della caccia che ivi sorgeva più piccolo dell’attuale chiesa detta di Santa Barbara. Piazza Diana ospita anche il campanile, distaccato dalla Chiesa, costruito nel 1825. Altre emergenze architettoniche del centro storico sono: la Chiesa di San Giovanni eretta nel 1568; i ruderi della la Chiesa di San Teodoro, edificata nel 500 dopo Cristo; la Chiesa della Madonna del Selice; i ruderi della chiesa di S. Filippo (ruderi); la Cappella del SS. Rosario (1771)
- OGGETTO centro storico collinare, lineare, difensivo
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CARATTERI AMBIENTALI
Sorge nella provincia di Salerno a 683 metri sul livello del mare su un imponente bastione roccioso, alle pendici sud-orientali dei monti Alburni. Il centro è posto all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e appartiene all'ambito territoriale di competenza della Comunità montana degli Alburni
- LOCALIZZAZIONE Corleto Monforte (SA) - Campania , ITALIA
- INDIRIZZO Via Castello, Corleto Monforte (SA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo la tradizione Corleto è stata fondata dai Lucani tra il 500 e il 400 a.C. e deve la sua particolare posizione alla necessità di avere una visuale completa della valle del Fasanella. Il primo nome del borgo, attribuito dai fondatori lucani, fu “Coryletum”: era d’uso che i Lucani attribuissero un nome ai centri che fondavano basandosi sulle caratteristiche naturali della specifica località; nel nostro caso il termine “Coryletum” richiamava il fatto che la vegetazione del posto era ricca di noccioli. Successivamente, in epoca medievale, il termine fu sostituito da “Corneto”, che rimase in vigore fino al XV secolo, periodo nel quale appare per la prima volta il nome “Corleto”. L’esistenza di un comune omonimo in Basilicata rese necessario aggiungere le parole “a Fasanella” ad indicare la località, per poi essere eliminate nel 1862, quando furono sostituite con “Monforte”, per cui la sua denominazione attuale di Corleto Monforte sta a significare “cuore lieto tra i monti forti”. Durante l’XI secolo Corleto era circondata da mura. La parte a mezzogiorno di queste presentava due porte: la prima detta “Lumana” (abbattuta nel 1953) che vuol dire “porta delle luci”, poiché quel tratto di mura si estendeva da sud a est, per cui quella zona era, dal sorgere del sole al tramonto, sempre illuminata; la seconda detta “Capo delle armi”, essendo il primo baluardo da cui respingere gli assalitori. In epoca medioevale è stata proprietà di numerosi feudatari e a quest’epoca risalgono le numerose fortificazioni e torri che ancora oggi si possono ammirare. Secondo quanto riportato dalla cronaca del tempo, durante la congiura dei baroni ordita contro Federico II nel 1246, le truppe dell’Imperatore, dopo la presa di Capaccio, devastarono tutti i territori di coloro che avevano partecipato alla congiura e ne incendiarono i castelli per impedire ogni possibile futura offensiva. Il terremoto del 1857 causò danni gravi all’abitato
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916325
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
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DOCUMENTAZIONE GRAFICA
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- LICENZA METADATI CC-BY 4.0