centro storico, collinare, difensivo, Auletta, Aulecta (denominazione storica) (VII-VIII)

Auletta, VII - VIII

Il centro storico, nonostante i processi di trasformazione degli ultimi anni, mantiene ancora, una sua “leggibilità” urbanistica e paesaggistica, dovuta anche alla sua particolare posizione e collocazione che hanno reso la cittadina certamente meno vulnerabile rispetto a quei fenomeni di urbanizzazione diffusa. In epoca medievale, la cittadina era cinta da mura che racchiudevano all'interno del tessuto urbano la Chiesa Parrocchiale e l'imponente Castello Marchesale: ancora oggi, al centro antico si accede attraverso la Porta Castello, la Porta del Fiume e la Porta Rivellino. L’antico abitato si sviluppa lungo un pianoro collinare fino ai bordi di una rupe che guarda da un lato verso l’insediamento del paese del dopoguerra, dall’altro verso il paesaggio collinare. I caratteri sono quelli tipici di un tessuto edilizio che progredisce a partire dal castello per diffondersi in forme libere e naturalistiche, alternando pochi palazzetti padronali a semplici case via via più povere, nel destino di densità edilizie sempre più alte e vicoli sempre più stretti. Il castello, di origine medievale, faceva parte del sistema difensivo del ducato di Salerno. L’attuale impianto architettonico sembrerebbe risalire al XV sec. L’edificio ha subito diverse trasformazioni, soprattutto nei secoli XVI e XVII, fino all’attuale assetto di palazzo signorile. Le strade sono prevalentemente strette, con forte pendenza e con scorci visuali verso gli Alburni, generalmente pavimentate in pietra, nei differenti accostamenti e modalità di impiego. Le cortine edilizie, formate da piano terra e primo piano (sul lato a monte dell’isolato), sono costituite generalmente da edilizia "minore" di interesse storico-documentario, sulla quale emerge, anche per condizioni ambientali più favorevoli, la mole degli edifici di maggiore consistenza e pregio architettonico quali il castello, il complesso conventuale Jesus, il palazzo de Maffutiis e altri edifici assimilabili al palazzo o casa padronale, in qualche caso con tipologia a corte centrale. Le numerose intersezioni tra i vicoli finiscono per delineare una struttura labirintica che si concede diverse piazze. Tra le principali segnaliamo Piazza Raffaele Giallorenzo, intitolata ad un partigiano morto durante la strage di Pinerolo del 1945; Piazza Campitello dove è possibile scorgere il Castello Marchesale e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita a cavallo tra l'XI ed il XII secolo, la quale ha ospitato la Congregazione Laica della Carità a partire dal XVIII secolo; degna di menzione è, infine, Piazza Mari in cui è ubicato l'ingresso di una di quelle che furono le residenze di Giuseppe Garibaldi nel suo tragitto verso Napoli, la cosiddetta Casa Mari. Tra i numerosi palazzi che affollano il centro storico ricordiamo Palazzo Carusi del XVII secolo, Palazzo De Maffutiis risalente al XVII secolo; la Vecchia Casa Comunale (Palazzo Amendola); il Palazzo Nobiliare in Via Castello di probabile fondazione antecedente al XVII secolo; il Palazzo nobiliare in Via D’Amato risalente al XVIII secolo; il Palazzo presso la Porta del Rivellino risalente al XVIII secolo; il Palazzo D’Amato, edificio a corte, parte di un più ampio complesso; il Palazzo detto “con Loggia” risalente, probabilmente, al 1600; il Palazzo Gambino; il Palazzo Giacchetta risalente, probabilmente, al XVII secolo; il Palazzo Nobiliare in Via Luca Beatrice Risalente al XVII secolo; il Casino dei Monaci, antica residenza estiva dei monaci benedettini, risalente al XVI secolo, oggi di proprietà privata

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Auletta è un piccolo centro del salernitano situato a 281 metri s.l.m., sulla sponda destra del Fiume Tanagro. Appartiene alla Comunità montana del Tanagro e parti del territorio comunale rientrano nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e nella Riserva naturale Foce Sele - Tanagro
  • LOCALIZZAZIONE Auletta (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Carlo Rota, Auletta (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il territorio di Auletta, per la posizione, tra il corridoio del Vallo di Diano e la bassa valle del Tanagro - Sele, è stata sicuramente sede di scambi e commerci che, appunto, avvenivano tra i territori lucani e le coste campane. In epoca romana il ruolo di luogo di sosta, prima di entrare nel Vallo di Diano, fu ulteriormente accentuato per le intense relazioni che i romani ebbero con i centri della costa ionica. Testimonianza di tale presenza sono i rinvenimenti effettuati nella parte del territorio di Auletta confinante con Caggiano: sono venuti alla luce i resti di una probabile villa padronale (le cui vicende sono riferibili ad un arco di tempo che va dal III-II sec. a.C. al V-VI sec. d.C.), alla quale certamente faceva riferimento un vasto territorio, secondo il modello già testimoniato nel territorio della vicina Volcei-Buccino (le ville di Ricigliano e di Caggiano). Auletta in questo periodo è già "pagus" di Volcei (Buccino). La fondazione del centro urbano, sul sito attuale, è da farsi risalire al periodo longobardo, periodo nel quale fu intrapresa una politica economico-demografica di incentivazione al popolamento delle campagne oltre che di edificazione di un sistema di centri fortificati a scopo difensivo; sarà, ovviamente, ai piedi di tali castelli che andranno a formarsi i borghi edificati. La più antica pergamena pervenutaci che dice di Auletta è del 1095. Trattasi dell’inedito diploma di Raynaldo o Raynolfo, signore di S. Agata, che con il figlio Gioele, dona alle chiese della SS. Trinità e del beato apostolo Pietro di Olivola due terreni, di cui si enumerano i confini. In un documento del 1129 si legge come Auletta fosse dotata di una chiesa parrocchiale (San Nicola di Mira) e di un castello e fosse cinta di mura provviste di torri e porte (la "Porta del Fiume" a sud, la "Porta del Rivellino" a ovest, la "Porta del Castello" a nord). E' da queste entrate che si disegnano gli assi viari principali del paese da cui si diramano le stradine interne che degradano da Sud-Ovest e Nord-Est verso il basso con le caratteristiche ancora oggi visibili. I secoli successivi vedranno l’avvicendarsi di una serie di famiglie di feudatari che la terranno fino alla eversione della feudalità; tra queste i Gesualdo, che per oltre un secolo hanno legato le sorti del paese alle loro fortune politiche e militari; successivamente il castello apparterrà ai Ludovisi, ai Vitilio, ai Di Gennaro ed agli Scanderberg, ai cui discendenti ancora appartiene. In epoca napoleonica anche Auletta, come tutte le località del Regno di Napoli, subisce le conseguenze delle Leggi che sopprimono gli ordini religiosi (1806/ 1809) e i beni della chiesa e del convento sono prima incamerati dall'erario e poi alienati. Gli anni del Risorgimento vedono Auletta partecipe degli avvenimenti con un contributo notevole di uomini e di mezzi. Ad Auletta il, 5 settembre del 1860, viene ospitato, dalla famiglia Mari nell’omonimo palazzo, Giuseppe Garibaldi (come si legge in una iscrizione presente sulla facciata del palazzo stesso). Una prima espansione del nucleo urbano è da farsi risalire alla fine del XVI secolo, con l’edificazione, fuori dalle mura, della chiesa e del convento francescano e del borgo sorto intorno ad essi. Una seconda espansione è quella avvenuta a valle del castello (comprendente l’ex casa comunale e palazzo Berghella), in direzione dell’attuale strada statale, con l’edificazione del borgo (a seguito del sisma, demolito e ricostruito), dalle caratteristiche tipo-morfologiche vicine a quelle di un borgo rurale. Il terremoto del 1857 causò gravissimi danni in particolare nella zona più alta del paese e nel lato nord-est e nord-ovest. Si verificò il crollo di 186 case e 310 risultarono pericolanti, il castello crollò fino all’altezza del primo piano e la locanda situata alla base del colle su cui sorgeva il paese crollò per metà; col terremoto del 1980 in tutto il territorio comunale le unità edilizie distrutte o danneggiate più o meno gravemente furono 739 e subirono forti danni il castello e le chiese di S. Nicola di Mira e di S. Maria. Fino agli anni precedenti il sisma del 1980, il centro urbano di Auletta era quello costituito dalla parte più antica, dominata dalla mole del castello e da pochi altri edifici signorili, e dai nuclei di espansione a partire dalla fine del XVI secolo; le più consistenti espansioni, iniziate verso la fine degli anni ’70, sono avvenute a seguito del sisma dell’80, portando all’attuale organizzazione insediativa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916316
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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