centro storico, collinare, difensivo, Casalbuono, Casale nuovo (denominazione storica), Casalnuovo (denominazione storica, ante 1862) (X)

Casalbuono, 915 - 915

La collina su cui sorge il nucleo storico conserva i ruderi del castello, che fu sede dei Sanseverino, dei Cardone e di numerose altre famiglie nobiliari; oggi il castello è conosciuto come Palazzo del Barone. Il borgo, le sue strade e i suoi edifici di particolare interesse storico e religioso sono la testimonianza visibile e palpabile della lunga storia del paese che ha visto il passaggio di illustri personaggi come Carlo V, Carlo Pisacane diretto verso Sapri nel vano tentativo di liberare il mezzogiorno dai Borboni e infine Garibaldi che pernottò in Palazzo Romanelli durante la spedizione alla volta del Regno delle Due Sicilie. Percorrendo le vie del borgo si incontrano oltre al castello, edifici di rilievo quali la Chiesa Madre di S. Maria delle Grazie, risalente al XII secolo, Palazzo M. Calabria, Palazzo Matarazzo e Palazzo Lovisi

  • OGGETTO centro storico collinare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno posto nella valle del fiume Calore, a 661 metri s.l.m., su una collina all'estremità meridionale del Vallo di Diano. Appartiene alla Comunità montana del Vallo di Diano e parti del territorio comunale rientrano nel Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano nonché alla Riserva naturale regionale Foce Sele-Tanagro
  • LOCALIZZAZIONE Casalbuono (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Antero Alfano, Casalbuono (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Casale o Casalnuovo sorse a circa 5 miglia dalla Civitella Cesariana, come Casale di Montesano sulla Marcellana. Nei documenti più antichi viene indicato con il nome di Casalnuovo di Cadossa, in quanto feudo di S. Maria di Cadossa. Situato sopra un colle roccioso sovrastante la fertile pianura nella quale scorre lento e sinuoso il fiume Calore, il Casale era circondato da boschi e terreni coltivati. Nel trascorrere dei secoli ha subito distruzioni e cessioni varie: fu distrutto la prima volta al tempo di re Manfredi; Carlo I d’Angiò, per favorirne la ricostruzione esentò, per alcuni anni, gli abitanti dal pagamento delle tasse. Nei Registri Angioini, infatti, è notizia del «vir magnificus vir Joannes Dominus Casal Novi». Nel Repertorio dei Quinternioni si legge che il villaggio era posseduto dal monastero di Cadossa, di cui è conferma in altri Registri. Per la salubrità dell’aria, la ricchezza delle acque e la fertilità del suolo, Casalbuono fu feudo ambito da molti signori nel periodo medievale. Dall'antico inventario del '300 è notizia della chiesa di S. Maria, nella piazza del villaggio, e delle cappelle di S. Nicola, S. Margherita, S. Sofia, S. Maria Annunziata, S. Vito e S. Antonio. Nel borgo vi era uno dei tanti hospitali, poi distrutto dal terremoto del 1688 e un mulino fittato dalla badia nel 1567. Nel 1348 una letale epidemia di peste, che si ripresentò nel 1656, decimò la popolazione. Nel XIV secolo subì due attacchi da parte degli abitanti di Tortorella. Oltre alla dipendenza dalla certosa di Padula, conobbe il dominio di diverse famiglie: nel XVI sec di susseguono Antonio di Cardona, il marchese di Padula, il conte di Culisano, il duca di Monteleone, Antonio d'Aragona duca di Montalto, Giovanni Antonio Salernitano, Andrea Claps fratello di Flaminio; nel XVI sec il feudo è in mano alla famiglia Claps e nel XVIII la famiglia Agnello appartenente al patriziato salernitano. Il terremoto del 1836 causò danni in diversi edifici ed il crollo di alcune case
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916303
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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