centro storico, collinare, lineare, pianificato, Buonabitacolo, Bonohabitaculo (denominazione storica) (XIV)

Buonabitacolo, 1333/11/02 - 1333/11/02

Il centro conserva ancora oggi l’antico assetto urbanistico: la caratteristica trama dell’abitato, con lotti regolari distribuiti lungo lo sviluppo longitudinale della viabilità principale, costituisce un unicum nel panorama del Vallo e ne conferma il carattere di nuova fondazione, frutto di una pianificazione finalizzata ad una razionale colonizzazione di fondi signorili che, ancora nei secoli finali del Medioevo, erano rimasti incolti. Vi si possono osservare opere architettoniche del XIV e XV secolo. Edifici di interesse storico-artistico sono la chiesa della Santissima Annunziata (1300 - 1349), la chiesa più antica dell'abitato con opere dei sec. XIV-XV ma profondamente trasformata nel corso del '700 e '800; la cappella di Santa Maria degli Angeli situata nel cuore del centro storico (1703); la barocca cappella di San Domenico posizionata nel cuore del primitivo insediamento (1689); la Chiesa della Santissima Trinità costruita nel tardo '500 che rappresenta oggi l'unico segno del convento dei frati francescani conventuali soppresso nel 1652. Tra le architetture civili si ricorda il Palazzo Piccinini Leopardi, antico palazzo baronale di cui fa parte una cappella gentilizia e che ospita nelle sue sale il Museo degli Antichi Saperi

  • OGGETTO centro storico collinare, lineare, pianificato
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro del Vallo di Diano nella provincia di Salerno, è situato a 500 metri s.l.m. alla sinistra del torrente Peglio, alle porte del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Appartiene alla Comunità montana della Vallo di Diano
  • LOCALIZZAZIONE Buonabitacolo (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Madonna degli Angeli, Buonabitacolo (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si è ipotizzato con sufficiente credibilità che alla fine del V secolo a.C. il più antico insediamento fosse luogo di transito per gli scambi commerciali fra PAESTUM e le colonie greche sullo Ionio, come testimoniano i resti di una strada romana lastricata in località Fangiola. Il villaggio sorse «ad honorem et fidelitatem Regiam» per desiderio di Guglielmo di Sanseverino, signore di Padula, Sanza e Policastro e figlio del conte di Marsico Tommaso, il fondatore della Certosa di Padula. Con istrumento stipulato il 2 novembre 1333, a Monte S. Giacomo, Guglielmo Sanseverino concesse a tre famiglie di Casalnuovo (oggi Casalbuono) di costituire il primo nucleo del nuovo villaggio che doveva sorgere in posizione felice alle falde del monte Carmelo, non lontano da Riofreddo e dal Calore che ivi prende il nome di Tanagro. Le tre famiglie (Giovanni di Gemma, Nicola di Filippo e Ruggero Bona) si obbligarono, nell'atto, alla fedeltà con giuramento di omaggio. Al nuovo villaggio lo stesso Guglielmo di Sanseverino volle dare il nome di Buonabitacolo a indicare la salubre località nella quale doveva sorgere. Buonabitacolo rimase sotto il dominio dei Sanseverino per tutto il resto del secolo. Nel 1407 re Ladislao spogliò dei feudi Ottaviano Sanseverino perché gli si era ribellato e li concesse a all’armigero Russo de Specchio, in cambio dei servigi da lui resi alla corona. In tale occasione furono stabiliti i confini e riaffermata l’autonomia del Casale. Nel 1505 Buonabitacolo fu concesso dal re Ferdinando il Cattolico al nobile Antonio De Cardona; da questo, nel 1564, fu venduto a Nicola Grimaldi, principe di Salerno, e successivamente ai D’Avalos. Il 23 settembre 1645 si effettuò, con la debita formalità, la vendita di Padula e di Buonabitacolo da Diego Avalos alla Certosa di Padula. Il borgo passò ai Pignatelli (1696) e poi ai Caracciolo. In epoca risorgimentale i suoi abitanti si distinsero per essersi uniti in massa a Garibaldi nella lotta per l'unificazione della penisola. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Sanza, appartenente al distretto di Sala del regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il regno d’Italia ha fatto parte del mandamento di Sanza, appartenente al circondario di Sala Consilina. Il terremoto del 1980 causò danni non gravi: in tutto il territorio comunale le unità edilizie danneggiate furono 547; subì danni notevoli la chiesa dell’Annunziata; danni minori furono rilevati nella chiesa di S. Donato e nel santuario del Monte Carmelo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916302
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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