Villa Oro

Napoli, 1932 - 1936
Luigi Cosenza (progettista)
1905/07/31 - 1984/04/03
Bernard Rudofsky (progettista)
1905/04/19 - 1988/03/12

La villa è su due piani, con differenza di livello 3,40 /3,50; suo supporto è una striscia di suolo che nel punto di massima larghezza è 12 metri, nel punto più stretto è 4 metri; a 40 metri a picco sul mare, spunta su una parete di tufo. L'articolazione degli ambienti è strettamente rapportata ai collegamenti verticali, le tre scale servivano 14 vani iniziali, trasformati oggi in 4/5 appartamenti, senza corridoio. Nulla del volume appare dal parapetto della strada che, dall'alto, le dà accesso; con queste limitazioni fisiche e progettuali si recuperano comunque un giardino e una sala di trattenimento. Essa è scavata nella roccia e prende luce da un finestrone legato al tufo mediante una trave di ferro visibile all'esterno per pochi millimetri: la roccia doveva essere come un tessuto che diventa vestito mediante tagli ma senza cuciture. Sul pavimento, in ceramica, è rappresentata la mappa del Golfo di Napoli

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Luigi Cosenza (progettista)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1932 - 1936

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE