Santuario Santa Maria delle Grazie
Scandriglia,
XV
Il luogo di preghiera di Santa Maria delle Grazie è situato nella frazione di Ponticelli entro i confini del comune di Scandriglia, provincia di Rieti. Il 24 settembre 2024 Mons. Ernesto Mandara Vescovo della Diocesi Suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto ha attestato il luogo di culto di Santa Maria delle Grazie come Santuario di rilevanza diocesana
- OGGETTO santuario diocesano
- LOCALIZZAZIONE Scandriglia (RI) - Lazio , ITALIA
- INDIRIZZO Via Santa Maria delle Grazie, 8, Scandriglia (RI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il luogo, già reso sacro dalla presenza di una cappella dedicata alla SS.ma Trinità con accanto un romitorio, apparteneva alla famiglia nobile degli Orsini. Raimondo Orsini, duca di Gravina e conte di Nerola, costruì la chiesa con il convento per i religiosi francescani Amadeiti, in segno della grande stima e riconoscenza verso il loro fondatore il beato Amadeo Menezes de Sylva. Questi accettò quella munifica donazione previa licenza del Papa Sisto IV, con il Breve: “Pia et Ecclesiae desideria”, in data 20 giugno 1478. I lavori di costruzione del Santuario furono portati a termine e consacrata nel 1479. La nuova chiesa venne dedicata alla Madonna delle Grazie in riconoscenza e devozione della famiglia degli Orsini. Nella festa di Pentecoste dell’anno successivo, con una solenne processione, la sacra immagine venne intronizzata nella cappella che lo stesso B. Amadeo aveva trovato nel castello di Nerola. Il luogo di culto fu affidato agli Amaediti che allontanatisi dal loro primitivo fervore, furono nel 1568 incorporati ai frati minori mentre il Santuario passò ai riformati della provincia romana, che nel 1602 vi tennero il primo capitolo custodiale, indipendente dagli osservanti. Nel 1662 fu eretto a luogo di ritiro e nel 1669 fu eretto in noviziato. I francescani, con le loro virtù, procurarono decoro al luogo sacro tanto che le genti il due agosto “festa del perdono di Assisi” vi fissarono spontaneamente, tra la fine del XVII e l’inizio del XVIIII secolo, la fiera omonima che si svolgeva nel vasto prato antistante la chiesa, si effettuavano contrattazioni di merci e bestiame, fu il riferimento socio – economico della bassa Sabina fino agli anni sessanta. Prima della riapertura al culto nel 1891, ad opera del P. Giovanni da Contrada, il luogo fu soppresso nel 1810 e nel 1860. Nel 1826 il terremoto causò molti danni. Il Santuario fu saccheggiato dai garibaldini nel 1867
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 12-ICCD_MODI_7421568998271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0