farmacia, Farmacia Serafini (prima metà XIX)

Carrara, 1827/00/00 - 1827/00/00

L’interno dell’ambiente principale della farmacia è caratterizzato da una scaffalatura lignea che riveste completamente le pareti e che presenta slanciate colonnine con capitelli dorati. Al di sopra delle due porte che, alle spalle del bancone, conducono, a destra, agli ambienti un tempo occupati dai laboratori e, a sinistra, all’androne di ingresso del palazzo, si notano rilievi con due serpenti affrontati che si abbeverano. Al centro dell’ambiente si elevano due belle colonne in marmo bianco con capitelli di ordine tuscanico, che suddividono lo spazio in due parti all’incirca uguali. L’arredo della farmacia (le scaffalature lignee e le colonne di marmo) viene fatto risalire all’originaria apertura dell’attività, e in effetti il loro aspetto, con i richiami allo Stile Impero evidenti soprattutto nelle colonnine degli scaffali, non sembra in contrasto con una datazione alla fine degli anni Venti dell’Ottocento. Gli ambienti in origine occupati dai laboratori sono stati completamente rinnovati nel 1972. I mobili un tempo situati nei laboratori si conservano ancora, nella sottostante cantina: si tratta di manufatti modesti, ma interessanti per le vetrine con vetri opacizzati destinate a custodire le preparazioni, che dovevano essere protette dalla luce. Altre trasformazioni si sono avute nel 1990, quando sono stati rifatti il pavimento dell’ambiente principale e il bancone; in tale occasione sono state liberate le colonne, in precedenza parzialmente inglobate nel bancone. Nella farmacia si conservano diversi strumenti di lavoro risalenti, presumibilmente, al XIX secolo: alcune bilance, un mortaio di marmo, un mortaio di bronzo utilizzato per la preparazione della cosiddetta «bibita», una bevanda a base di erbe, che aveva proprietà digestive

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