strada commemorativa

Provincia di Gorizia, post 1916/00/00 - ante 1922/10/29

La strada parte dal paese di San Martino del Carso per raggiungere il piazzale di Cima 3 del Monte San Michele, un‘altura carsica di m. 275, la più alta dell’intera valle dell’Isonzo, presidio strategico che domina a sud-est la strada del Vallone che porta a Gorizia e a sud l’altipiano di Doberdo, Monfalcone e la pianura circostante. In questa zona si svolsero le sanguinose prime Sei battaglie dell’Isonzo tra l’esercito italiano e austro – ungarico, comprendendo un periodo che va dal giugno 1915, quando la zona era in mani austro – ungariche, all'agosto del 1916 con la riconquista da parte dell’esercito italiano. La strada, dall'andamento tortuoso e in pendenza, fu realizzata durante la Grande Guerra per raggiungere l’importante cima carsica, uno dei punti strategici ambiti dai due schieramenti contrapposti. Nel 1935 sulla Cima Tre fu realizzato un museo, recentemente arricchito con un nuovo allestimento. L’intera zona è ricca di testimonianze storiche della Grande Guerra con alcune importanti gallerie, trincee, camminamenti e vari monumenti. Durante la Grande Guerra, in questa zona del Carso, combatté anche il fante - poeta Giuseppe Ungaretti il quale immortalò queste tragiche vicende in alcune poesie tra le quali segnaliamo: “San Martino del Carso” e “Sono una creatura” che troviamo nella sua prima raccolta poetica dal titolo “Il Porto Sepolto”. La zona presenta una vegetazione di arbusti ed alberi di piccole dimensioni, costituita in gran parte da carpino nero, roverella, orniello e qualche pino nero. Durante la Grande Guerra questa zona carsica era quasi priva di alberi e vegetazione arbustiva

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1916/00/00 - ante 1922/10/29

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE