casa-in linea, a blocco

Grado, 1829/00/00 - ca

Edificio in muratura continua, su quattro livelli, in laterizio e pietra, intonacata e tinteggiata di colore grigio. Copertura a falde con travi e tavelle lignee, manto di copertura in coppi, in laterizio. I prospetti su Calle del Palazzo non denotano tratti peculiari, fatta eccezione per il finto bugnato innintonaco che caratterizza l'angolo; si rileva trabeazione lapidea dei fori finestra modanata e lievemente aggettante. Presente una targa lapidea che ricorda un celebre proprietario dell'abitazione, il poeta e patriota Sebastiano Scaramuzza (Grado, 12 gennaio 1829 - Vicenza, 4 agosto 1913)

  • OGGETTO casa-in linea, a blocco
  • AMBITO CULTURALE Tardo Settecento
  • NOTIZIE La Gradus romana, definita nelle cronache medievali “castellum”, non è ancora stata pienamente definita anche se sostanzialmente la sua forma e la sua estensione sono perlopiù note. È ormai consuetudine datare il “castrum” ai primi decenni del quinto secolo, ipotesi confermata dalle indagini archeologiche condotte nel corso del secolo precedente: negli anni ’80 la necessità di alcuni lavori fognari permise l’identificazione di lunghi tratti della cinta muraria che risultarono ben conservati e che consentirono quindi di ricostruire la planimetria del castrum ad oggi nota. Grado fu fondata con buona probabilità come difesa e “pre-porto” di Aquileia, e dunque fu dotata fin da subito di magazzini, abitazioni e strutture necessarie alla vita commerciale dell’avamposto. Tra le strutture riconducibili all’epoca romana vi sono anche alcune torri difensive. Tra queste sono visibili: Casa o Torre “Pigo” in via Gradenigo, rinnovata nel 1991, ma già oggetto di studio negli anni ‘30 da parte dell’architetto Vigilio de Grassi, che mise in luce l’adiacente “Porta Gradenigo”; edificio all’angolo tra via Gradenigo e Campo dei Patriarchi, sporgente rispetto alla cortina costruita, restaurato nel 1995 e con evidenti manipolazioni sia di epoca medievale, sia dei secoli successivi; torre poligonale dell’omonimo Campiello della Torre, la struttura meglio conservata. Si evidenzia più a Nord, inglobata in un edificio affacciato sull’omonimo campiello, la porta cosiddetta “Grande”, riconducibile tuttavia ad un’epoca più tarda (XV – XVI secolo). Dell’impianto antico si conservano, oltre alle strutture prima citate, anche parte della viabilità (Calle Lunga, Calle del Palazzo, via Gradenigo), che seguono il percorso della cinta. La presenza delle mura e quindi di una perimetrazione rigida della città ha fatto sì che nella sua storia più che millenaria Grado abbia ospitato una concentrazione di edifici tali da costringere nel secondo dopoguerra a un primo intervento di risanamento: gli interventi di restauro hanno però introdotto anche elementi fintamente antichi, come corpi servizi o camini sporgenti, con il reimpiego talora di frammenti archeologici
  • LOCALIZZAZIONE Grado (GO) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600039724
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Copia cartacea della scheda di catalogo (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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