Palazzo Attimis, Maniago e parco annesso retrostante

Maniago, 1428 ca

Il complesso si compone di diverse unità: l’edificio principale ha uno sviluppo a L con corpo gentilizio frontestrada e accessorio laterale. Lungo la strada si sviluppa con un piccolo edificio passante con loggia al primo piano e successivamente un fabbricato con balconi cinquecenteschi e un grande affresco dell’Amalteo raffigurante un leone rampante con stemma familiare. Verso ovest troviamo la cappella gentilizia, collegata al corpo principale, con sul retro le ex-scuderie. Staccati infine, sul retro dove si sviluppano anche il giardino e l'ampio parco di pertinenza, vi sono due annessi rustici, un tempo utilizzati come cedraia (limonaia) e bachificio.. L’edificio principale, che si presenta con un fronte molto largo con quindici serie di finestre, articolate su tre piani di cui l’ultimo, adibito a magazzino e granaio, è sormontato da un tetto a falde ampiamente aggettante. L’asse centrale della facciata è articolato da un massiccio portale ad arco in blocchi di pietra a bugnato. Sopra il portale a ingentilire la facciata si trova una trifora incorniciata in pietra, con la porta finestra centrale ad arco affiancata da due architravate, che si apre su un balconcino in pietra con parapetto in ferro battuto. Il parco, posto oltre il cortile d’onore, è cinto da una muraglia ed è organizzato in un giardino formale con aiuole a disegno regolare e da un brolo. Tale partizione trova conferma nella mappa del Catasto napoleonico del 1808. La visuale si diparte dal giardino geometrico, che termina con una spalliera verde e una disposizione a esedra ornata da statue di soggetto mitologico, al successivo parco dominato dall’altura su cui si ergono i ruderi del castello

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