casa del XVI sec

Treviso, 1940/00/00 ca - 1994/00/00 ca

L'edificio fa parte di un unico complesso insieme al mappale adiacente (780). Da esso si distingue per le caratteristiche nelle facciate e per la storia della sua costruzione. Il prospetto est dell'edificio è caratterizzato da barbacani retti da mensole in pietra d'Istria, che insieme alla planimetria a lotto gotico attestano la vetustà dell'intero corpo di fabbrica. Il rimaneggiamento degli esterni infatti non rende più leggibile l'apparato gotico originario. Il vano scale di cui usufruiscono gli appartamenti è contenuto nel lotto adiacente, al mapp. 780. Lo sventramento attuato su entrambi i fabbricati ha fatto perdere le tracce delle cellule gotiche originarie, a causa dell'abbattimento dei muri di spina. Gli alloggi sono organizzati lungo il corridoio, e nel mappale 236 sono di maggiori dimensioni. Nel sottotetto sono ricavati piccoli ripostigli. Il coperto è a falde ed il colmo è orientato in senso N/S

  • OGGETTO casa
  • AMBITO CULTURALE Casa Del Xvi Sec
  • NOTIZIE L’edificio, destinato a residenza privata, si trova al civico N°10 di Piazza S.Francesco, ed è catastalmente censito al Catasto di Treviso, foglio Ex 3 sez. E - ora 28 - mappale n° 236 e 780. Esso si colloca inoltre all’angolo con via Campana, dove aveva un secondo ingresso del negozio al piano terra. Il fronte su Piazza S.Francesco volge ad Est, quello su via Campana a Nord, mentre a Sud si trova in adiacenza con il mappale n° 237, al quale va in aderenza. Il prospetto che maggiormente lo caratterizza è quello fronte Cagnan, ossia quello rivolto ad Ovest. Esso infatti dichiara apertamente l’antichità delle due costruzioni da cui è composto il complesso, che, a causa degli inoculati rimaneggiamenti, potrebbero apparire di poco conto. I due fabbricati verranno trattati separatamente. Il primo fabbricato, corrispondente al mappale 236, è composto di quattro piani: terra, mezzanino, primo e secondo, ed affonda la sua struttura nell’acqua, che parte appartiene al Cagnan e parte ad un ramo del Botteniga. I vari piani presentano un’organizzazione delle aperture rigorosa, esse sono sempre tre: una portafinestra che dà su un piccolo balconcino (in pietra d’Istria sorretto da mensoloni) e due finestre (sempre con davanzali in pietra); cambia invece la dimensione delle finestre che sono quasi quadrate al mezzanino, rettangolari e molto allungate in corrispondenza del piano nobile dove si chiudono con archetto a tutto sesto, e di dimensione più regolare al secondo. Le finestre con arco a tutto sesto non sembrano però frutto di un restauro d’epoca classica, quanto piuttosto frutto di un rimaneggiamento in stile eseguito nel dopoguerra; alcune riportano evidenziato il riquadro rettangolare del foro originario. Le tre aperture del piano terra, che illuminano le cantine, sono state spostate per esigenze funzionali, e quindi non corrispondono alle altre. Su questo lato di entrambe gli edifici sono state rinvenute parti degli intonaci originari. Si notano aree della superficie muraria trattate ad intonachino con finto paramento murario a mattoncini rosa-rossi, con motivo a tappezzeria a finte losanghe, tipica decorazione d’epoca gotica. Del resto la zona in cui sorge l’edificio, compresa tra le isole della pescheria, via Palestro, la Chiesa monumentale di S.Francesco, via S.Agostino - antica via Ungaresca - è una delle più antiche della città di Treviso (Basti pensare che l’adiacente - 30 metri non di più - Chiesa di S.Francesco affonda le sue radici all’anno 1230 ca.). Il fronte Nord, forse il meno interessante, passa inosservato, ospitando delle aperture di servizio e, al piano terra, le vetrine di un negozio. Il lato Est del mappale n° 236, fronte piazza, ripete l’ordine della facciata opposta per quel che riguarda la gerarchia delle finestre ai vari piani. Anche su questo lato si trovano delle vetrine al piano terra; il paramento murario in questo lato non era integro, per cui adesso è stato reintonacato con marmorino. L’ultima apertura verso l’angolo Nord-Est è una porta che si apre su un piccolo balcone con parapetto in ferro, di diverso disegno tra il primo ed il secondo piano. Il piano terra, che ospita in parte delle cantinette ed in parte un negozio, si trova ad un livello leggermente inferiore a quello della strada. Il vano scale, addossato tutto a Sud rientra nel catastale n°780: il complesso quindi è stato modificato pesantemente per quanto attiene l’interno. In effetti non vi è traccia dei lotti gotici, ossia delle cellule originarie che vi si dovrebbero trovare, similmente a molte delle case adiacenti, organizzate con muri di spina in direzione Est-Ovest. Questo é dunque un nuovo vano scale, cui si accede dal mapp. 780 che dall'esterno sembra un altro edificio. Gli alloggi sono organizzati intorno ad un lungo corridoio, sempre orientato in direzione Nord-Sud, ai lati del quale si trovano le varie stanze. Gli appartamenti corrispondenti al mapp. n° 236 sono i più grandi. Nel sottotetto trovano posto dei piccoli ripostigli. Il coperto è a due falde ed il colmo è orientato in senso Nord-Sud, parallelo al corso del fiume; al di sopra di esso si trova un’altana, rifatta da poco su modello della precedente e vi si accede uscendo dal sottotetto del mapp. 780. Osservando lo sporto si vedono le travi in legno che lo reggono. Attualmente l’edificio non porta scuri in legno bensì tapparelle, probabilmente introdotte nel dopoguerra. Notizie Storiche Le tracce di archi gotici presenti nella facciata Ovest fronte Botteniga, emerse chiaramente durante i restauri degli anni '90 sono le tracce dell'antico portico fronte fiume, che esisteva con buona probabilità sin dalla nascita di questo edificio. Come chiaramente testimoniato del Catasto Napoleonico, su questo lato del fiume si affacciava una lunghissima serie di archi e quindi di portici, appartenenti a tutte le case che prospettavano il fiume. Alcuni edifici adiacenti a quello preso in esame portano tracce di archi a tutto sesto, (più consoni all'epoca in cui venne redatto il Catasto) ma la presenza di queste tracce ci fa capire come l'impianto del porticato continuo (tipo Buranelli - poco distante -) avesse origini molti più antiche. Non si può dire con certezza se si potesse passeggiare come nel caso del sottoportico dei Buranelli dall'inizio alla fine, ma dallo stesso Catasto emerge che questo fabbricato, d'angolo vicino al ponte, aveva la possibilità di comunicare direttamente con lo stesso. I restauri più recenti risalgono al 1993-94. L’edificio ebbe qualche problema alle fondazioni per delle pesanti infiltrazione d’acqua negli anni ‘50, poi risolti. L’intonacatura che coprì gli affreschi originari probabilmente risaliva ad un lavoro di risistemazione degli anni ‘40. Il Coletti portava la notizia di un affresco raffigurante una "Madonna in trono tra l’Arcangelo Raffaele con Tobiolo e S.Francesco", datato alla seconda metà del XVI secolo; attualmente scomparso
  • LOCALIZZAZIONE Treviso (TV) - Veneto , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza San Francesco, 10, Treviso (TV)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500144434-bene individuo
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2021
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA riproduzione del provvedimento di tutela (1)
    riproduzione del provvedimento di tutela (2)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
    estratto di mappa catastale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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