Basilica di Santa Maria Assunta (Abbazia di Novacella)
L'abbazia dei Canonici Agostiniani di Novacella fondata nel 1142 dal vescovo Artmanno di Bressanone è un importante centro religioso e culturale. Numerosi edifici e opere d’arte dal Medioevo ai giorni nostri raccontano la sua variegata storia. "Castel Sant'Angelo", all'ingresso dell'abbazia, e l'imponente campanile sono del 1200 circa e dunque romanici. Il chiostro con i suoi archi a sesto acuto e gli artistici affreschi è invece un tipico rappresentante del gotico. E anche il barocco è di primo piano nell'Abbazia di Novacella. Già nel cortile interno ci si imbatte nel Pozzo delle meraviglie del primo periodo barocco. Gli interni della chiesa abbaziale medievale invece si presentano come un gioiello del tardo barocco. L'abbazia è dotata di una pinacoteca con la sua notevole raccolta di tavole dipinte, mirabili opere della pittura gotica (Friedrich Pacher, Marx Reichlich, Maestro di Uttenheim) e di una biblioteca, che custodisce pregevoli manoscritti (dal 2018 si può trovare online la versione digitale dei quasi cento manoscritti medievali della biblioteca dell'Abbazia di Novacella; dal 2021 è disponibile anche la versione cartacea del catologo dei manoscritti, accessibile anche in open access https://manuscripta.at/). L'abbazia propone anche un particolare giardino storico di impianto barocco, con peschiera e voliera. L'abbazia dispone di una cantina, tra le più antiche al mondo, a emissioni zero con la produzione di ottimi vini. Il 25 maggio 1956 Pio XII ha elevato la chiesa abbaziale alla dignità di Basilica Minore con il titolo di Santa Maria Assunta. La festa principale è celebrata il 15 agosto
- OGGETTO santuario basilica, abbazia
- LOCALIZZAZIONE Varna (BZ) - Trentino - Alto Adige , ITALIA
- INDIRIZZO Via Abbazia, 1, Varna (BZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'abbazia fu fondata nel 1142 dal vescovo Artmanno di Bressanone. Venerato come beato, Artmanno era originario della zona di Passavia e anch’egli canonico agostiniano. Insieme all’abbazia, fondò un ospizio per i pellegrini, oggi non più esistente. La posizione dell’abbazia non venne scelta casualmente: qui si trovava l’incrocio di due vie, importanti per il transito dei commerci e dei pellegrini attraverso il Brennero e la Val Pusteria. Grazie alla vicinanza del fiume Isarco, era inoltre garantito l’approvvigionamento idrico. Nel 1143 Papa Innocenzo II emana per l’Abbazia una bolla di conferma e protezione. Essa autorizza alla sepoltura nel monastero anche di persone estranee. Questo garantisce delle entrate, al tempo si credeva infatti che la via per il paradiso fosse più breve, se la propria tomba si trovava tra le mura di un convento. Nel 1157 l’imperatore Federico I Barbarossa, il cui consigliere e padre confessore è Artmanno, conferma i diritti e i possedimenti del monastero. Nel 1160 il vescovo Artmanno affida infatti ai canonici di Novacella anche la parrocchia di Chienes. Un incendio devastante distrugge, nel 1190, l'intero complesso claustrale. In seguito si erige un nuovo edificio in stile romanico. Nel 1221 al complesso originario si aggiungono nuovi possedimenti e viene accordato il giuspatronato sulla parrocchia di Valdaora. Nel 1257 avviene l’incorporazione della parrocchia di Fiè allo Sciliar e nel 1261 Novacella amplia la propria zona di competenza pastorale nel Tirolo Orientale. È allora che gli arcivescovi di Salisburgo le affidano la parrocchia di Assling. Nel 1485 viene consacrato il nuovo coro della chiesa abbaziale. I più importanti pittori del Tirolo, tra i quali Michael Pacher, arredano la chiesa con altari a portelle. Nello scriptorium nascono manoscritti meravigliosi. Nel maggio del 1525 i contadini infuriati assaltano l'Abbazia sotto la guida di Michael Gaismair. Tra il 1770 e il 1775 il prevosto Leopoldo de Zanna fa erigere una nuova sala di rappresentanza per la biblioteca abbaziale. Con i suoi stucchi dorati rococò è una delle sale più belle nelle biblioteche dell'area meridionale tedesca. Nel 1805 il Tirolo è annesso al Regno di Baviera che, nel 1807, chiude tutte le abbazie tirolesi - anche Novacella. I bavaresi saccheggiano il convento, portandosi via tonnellate di libri e opere d'arte - compreso l'importante altare tardogotico dei Padri della Chiesa di Michael Pacher. Dopo il ritorno del Tirolo all'Austria, nel 1816 Novacella viene riaperta grazie a un editto imperiale - e costretta a un lavoro (ancora) maggiore di formazione. Accanto alla scuola media interna del monastero, i canonici assumono ora anche la gestione dell'unico Ginnasio-liceo di Bressanone. Dal 1907 con altre cinque abbazie Novacella forma la Congregazione austriaca dei canonici agostiniani. Le singole abbazie sono indipendenti dai rispettivi vescovi diocesani (https://www.kloster-neustift.it/it/abbazia-e-ordine/storia/)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 04-ICCD_MODI_5478632324271
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Pontificia Facoltà Teologica "Marianum"
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
decreto (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0