Pieve di S. Martino

Parrocchia Di San Martino Vescovo, - 1199
  • OGGETTO pieve
  • AMBITO CULTURALE Romanico
  • NOTIZIE (prees.): la località dove sorge lta Pieve di s. Martino è ricca di antiche testimonianze strutturali che attestano l'importanza rivestita in passato da questo luogo. Il 15 ottobre del 1959 vengono infatti scoperti, a pochi metri dalla chiesa i resti di un fabbricato i cui elementi costruttivi presentano i classici caratteri del periodo tardo-romano, in tutto simìli a quelli della basilica a pianta circolare affiorata sotto la pieve attuale e databile alla prima metà del V secolo, tanto da ipottizzare che i due edifici fossero stati in comunicazione (BIBL. 3, 83). Xl (inizi): la costruzione della pieve risale a questo periodo come attesta fra l'altro, la tecnica muraria a spina di pesce, ancora leggibile in facciata e sulla parete meridionale, anche se la presenza di materiali di reimpiego fa intuire che essa sia il prodotto finale di varie fasi evoluttve precedenti (BIBL. 6, 186). L'arch. Ermentini, che ha seguito i lavori di restauro di questi ultimi decenni, ha rinvenuto, immorsata nella parete della sacrestia destra una colonna in cotto; inoltre fra il materiale di riempimento della muratura di facciata è stato usato un frammento di pluteo in pietra simile, nelle decorazioni, a quelli reimpiegati sui pilastri fra la navata centrale e la navatella destra che, fra l'altro, hanno ìl collarino circolare e mal si adattano alla struttura sottostante. Infine, l'inserimento di mattoni fra i blocchi lapidei delle arcate nella parete meridionale della navata centrale, determina un profilo imperfetto, facendo pensare ad un raggio di curvatura che in origine doveva essere inferiore (BI BL, 5). La stessa dedicazione ad un santo del ciclo carolingio potrebbe rimandare ad un precedente edificio dell'VIII o IX secolo. Xl (1015, 8 giugno): la Pieve di S. Martino, che appartiene alla Diocesi di Piacenza (BI BL. 9, 496), viene ricordata in un documento nel quale il vescovo piacentino Sigifredo dona alcuni fondi alla pieve stessa (BIBL. 9,310). Xl (prima metà): nella pieve, dotata di una grande quantità di possedlmenti frondiari, viene istituita una Colleggiata (BI BL. 7, 32), le cui strutture murarie potrebbero identificarsi con i resti di un fabbricato medievale scoperto negli anni '70 in un campo vicino al fianco settentrionale della pieve (BI B L. 7, 49). XII (1199. 5 novembre): in un privilegio concesso al vescovo di Piacenza, Grumerio, dal pontefice Innocenzo III, viene nominata anche la Plebem de Palatio Apiniani cum omnibus capellis, et pertinentiis suis et capella Cremae ad eandem Plebem pertinentem (BIBL. 7. 46-47). XIV: in questo secolo la pieve subisce interventi strutturali, evidenti in alcune porzioni di muratura (BIBL. 6. 186). XV (prima metà): la parte settentrionale dell'edificio, compresa una vasta porzione dell'abside, crolla. La successiva ricostruzione, avvenuta sempre in questo secolo, è però condotta in economia (BI BL. 6. 186); anche la volta a spicchi che copre l'abside viene probabilmente realizzata in seguito al crollo di quella primitiva (n.d.c.). Nel corso di questo periodo si edifica anche il campanile di facciata, demolendo il precedente le cui fondazioni sono state rinvenute durante gli ultimi restauri nei pressi del fianco meridionale, all'esterno della chiesa (v. all. n. 11) (BIBL. 7, 70, 85). Inoltre all'interno vengono eseguiti alcuni affreschi, ancora visibili (n.c.c.). XV (1459, 27 ottobre): in seguito alla progressiva perdita di importanza del comune ed al ridotto numero dei suoi abitanti, il pontefice Pio II emana una Bolla con la quale trasforma la prepositura di Palazzo Pignano in arcidiaconato, trasferendone la sede e la Colleggiata nella cattedrale di Crema. L'arcidiacono, tuttavia rimane anche prevosto della pieve, che conserva una piccola Colleggiata di quattro canonici, mantenendo tutti gli antichi privilegi (BIBL. 7. 50-51 ). XV/XVIII: una serie di documenti custoditi nell'archivio parrocchiale di Palazzo Pignano contiene utili informazioni riguardo all'amministrazione ed al conferimento di benefici da parte dell'arcidiacono di Crema, nonchè prevosto di Palazzo Pignano, in varie località sottoposte alla sua giurisdizione (A.P.P. documenti 1576-1814). XVI (1527, 13 maggio): un documento notarile redatto da Giuliano Brevio, di Crema ci informa che la pieve ha giurisdizione su trentatre benefici nella diocesi di Piacenza(A.C.C., A.N.L.)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pignano (CR) - Lombardia , ITALIA
  • INDIRIZZO via della Chiesa, s.n.c, Palazzo Pignano (CR)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300060943A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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