Pieve di Santa Maria Genitrice

Parrocchia Assunzione Della B.v. Maria, X - ultimo quarto-XX
  • OGGETTO pieve
  • AMBITO CULTURALE Romanico
  • NOTIZIE X: la primitiva edificazione della pieve risale a questo secolo, come è attestato da un elenco di 59 chiese bresciane anteriori all'anno Mille, riportate da Gabriele Rosa negll "Studi di Storie Bresciane" (BIBL. 4, 180). In questo periodo il nucleo di Medole si sviluppa intorno alla Pieve, ma presto si decide di spostare il paese in posizione elevata, fortificata e circondata da un fossato di protezione al fine di renderlo più difendibile dalle incursioni degli Ungheri (BIBL. 4, 176). XI (1020): una disposizione del conte Bonifacio di Verona ordina di consegnare un cero votivo l'otto settembre di ogni anno ''alla Chiesa plebana di Santa Maria genitrice, sita in Medole, sotto la giurisdizione e la potestà del vescovo di Brescia" (BIBL. 6, 38). Tale consuetudine si è tramandata nel corso del secoli cosi che, ancora oggi, si celebra in questa data la commemorazione della donazione (BIBL. 1, 48-44). Nello stesso documento è menzionata la posizione della chiesa al di fuori del "castrum Medolae", a conferma dell'avvenuto spostamento del nucleo urbano (BIBL. 4, 176). Xl (fine): secondo il Paccagnini, in questi anni viene aggiunta la cornice di archetti in cotto che corre lungo la parte superiore della muratura esterna (BIBL. 2, 197). XII: Il Panazza sostiene che la chiesa primitiva subisce in questo secolo ampie ristrutturazioni e forse una sopraelevazione, come dimostrano le differenze tra la muratura alta e quella inferiore nel lato nord (BIBL. 9. 743-744). XIII: nel corso di questo secolo pare che alla chiesa fosse annesso, ma oggi scomparso, uno xenodochio, come risulta da alcuni documenti studiati dal Casnighi (BIBL. 5, 142). XVI (1566, 22 maggio): Il vescovo Bollani effettua una visita pastorale a Medole: gli Atti, per quel che riguarda la Pieve, confermano l'ìmportanza dell'edificio, ove si celebra per devozione. Il vescovo ordina che venga rifatto il pavimento e sia realizzato un altare dedicato alla Vergine (BIBL. 8, 145-147). E' probabile che finestroni a lunetta, successlllamente tamponati, siano realizzati nello stesso periodo. XVIII (1722, 26 aprile): da un'incisione posta sotto un affresco del catino absidale ricaviamo la notizia che in tale data ha luogo la visita pastorale del cardinale Barbarigo. XVIII (1723, 22 aprile): un'incisione, sotto un altro affresco absidale, ci informa che in quest'anno si concludono lavori di restauro, quasi certamente ordinati dal cardinale Barbarigo l'anno precedente. XVIII: nel corso del secolo l'edificio subisce profonde modifiche (BIBL. 2, 196); l'interno viene del tutto modificato in stile barocco: si realizza una copertura a volta, sorretta dall'inspessimento del muri laterali, scanditi da lesene; si aprono nuove finestre a lunetta in sostituzione di quelle cinquecentesche, poste più in alto; viene rifatto il pavimento, rialzato rispetto all'originario. Esternamente, la facciata viene ricoperta da uno strato di intonaco, che occulta totalmente gli elementi romanici, ad eccezione delle lesene laterali. Si realizza una sacrestia sul lato meridionale, collegata alla chiesa da un corridoio che, al tempo stesso, ingloba il campanile, in precedenza staccato dal corpo dell'abside (BIBL. 3, 24-29). XIX (inizi): probabilmente in seguito all'editto napoleonico, alla chiesa viene affiancato l'attuale cimitero (n.d.c.) XIX (1832): la data, riportata dietro l'altare, ricorda la posa in opera del medesimo con l'ancona contenente un affresco di Madonna con Bambino, strappato dalla parete absidale in seguito all'apertura di un finestrone rettangolare. XX: (anni '80): radicali restauri riportano alla luce, sotto la supervisione della Soprintendenza, l'aspetto originario interno della Pieve ( BI BL. 4, 180)
  • LOCALIZZAZIONE Medole (MN) - Lombardia , ITALIA
  • INDIRIZZO via Matteotti, s.n.c./ via Pieve, s.n.c, Medole (MN)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300060941A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda cartacea (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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