hydria

Palermo, ca 560 - ca 540

Orlo a bordo verticale, bocca circolare, corpo ovoidale su basso piede a tromba segnato da due solchi, le due anse a bastoncello, impostate sulla pancia e leggermente rivolte all'insù, culminano in un bottone a rilievo, l'ansa a nastro verticale è impostata tra l'orlo e la spalla, coperchio a calotta sferica a profilo sagomato, con presa allungata, decorato da cordoni trasversali impressi. Collo con linea graffita a zig-zag tra due cordoncini a rilievo, che si ripete alla ripresa, al centro, invece, testa femminile a stampo sul cui capo vi è un fiore di loto inciso tra volute. Sulla spalla decorazione impressa a sfingi accovacciate e retrospicienti, alternate a protomi feline ed a fiori di loto tra volute capovolte. Sulla pancia, sfingi alate alternate a leoni, tra due fasce costolate, di cui, quella superiore, con bottoni a rilievo, sulla parte inferiore del corpo, fascia di baccelli verticali appiattiti, impressi. L'ansa si articola all'estremità superiore in una maschera femminile, nella parte esterna dell'ansa è raffigurata la medusa. Essa è vista in corsa a ginocchia piegate di pieno prospetto nella parte superiore del corpo e di profilo in quella superiore. E' raffigurata nella sua espressione più orrida, con la bocca esprimente un ghigno satanico, con gli occhi sbarrati, le narici dilatate. Dai segni espressi intorno ai fianchi, sembra che sia ricoperta del gonnellino. In maniera approssimativa, con una linea incavata, sono segnati i glutei ed i muscoli delle gambe. Ciocche di capelli le pendono dalla testa incorniciandole il volto/ si tratta forse di serpenti, in quanto sono resi in maniera punteggiata

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