diadema

Potenza, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ VI a.C.-V fine/ inizio

Lamina sub-rettangolare ritagliata e decorata a stampo, con tracce di estese lavorazioni. I margini sono decorati con un bordo perlinato e con una fascia con linguette, eliminate però nel bordo inferiore da due tagli obliqui che convergono verso il centro della lamina, con una vistosa perdita dell'allineamento alle estremità (molto evidente soprattutto a sinistra); sul lato anteriore, in corrispondenza di una probabile chiusura, vi sono tracce di lega bianca (argento?) e forse di rame. Da sinistra, dopo una zona liscia, si susseguono due file verticali, di perline e una palmetta fra volute, stampigliata in senso orizzontale; lo sbalzo denota una certa irregolarità, probabilmente un errore dovuto allo scivolamento della matrice. Al di sotto delle volute si intravedono infatti le tracce di un palmetta più piccola, inoltre la base della palmetta si sovrappone al primo di una serie di riquadri separati da bordi perlinati. All'interno di ciascun riquadro è raffigurato un animale, un toro passante verso destra, un cavallo pascente a sinistra, un leone passante a sinistra - con due palmette che decorano i margini del riquadro - un cervo pascente a destra. Segue una seconda palmetta (anch'essa orizzontale e rivolta nello stesso senso della prima, a sinistra), un doppio bordino perlinato, ed infine un quinto riquadro, con cavallo pascente a sinistra. Anche quest'ultima denota un errore nello stampo, perché la testa dell'animale di sovrappone alle perline. Sul bordo inferiore sono presenti undici fori; da otto di essi si dipartono singolarmente delle catenelle, ognuna delle quali è realizzata con una maglia a cinque occhielli ottenuti da un doppio filo d'oro. All'ultimo occhiello è agganciato un globetto in lamina, definito ai margini da un filo d'oro ritorto; alla base è saldata una lamina sagomata a rosette a sei petali, delimitata da un filo d'oro applicato

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