Monumento funerario con struttura in opera cementizia a piccoli scapoli di pietra, allettati secondo piano orizzontali e mescolati a frammenti di laterizi utilizzati nella muratura in grande quantità ed impiegati anche per individuare regolari piani di posa; manca ogni traccia del paramento esterno. L'emergenza è conservata per un'altezza di 2,60 m ca e, per quanto ne rimane, è costituita da un nucleo minore (3,40x4,40 m ca) poggiante su di un basamento, largo in media 55 cm, che affiora appena dal terreno e di cui non è precisabile l'altezza. La struttura non è stata danneggiata solo dalla perdita del paramento, ma presenta in più punti grosse lacune: i danni maggiori sono stati arrecati al lato verso la mulattiera che è stato in gran parte demolito, mettendo in evidenza tracce di una cavità interna, probabilmente tutto quanto resta di una cella. Il precario stato di conservazione rende assai difficile proporre una datazione; tuttavia, dato il rilevante impiego di laterizio nella muratura, si può pensare a un momento compreso tra la fine del I e il II sec. d.C