cisterna in loc. Cimitero (infrastruttura idrica cisterna)

Venafro, età romana

La cisterna sita in loc. Cimitero è stata tagliata e in parte distrutta in occasione dell'ampliamento della Strada Statale 85; non è documentata la situazione precedente. Oggi si affacciano sulla strada i resti di un primo ambiente conservato per una lunghezza massima di 21 m. Il rivestimento delle pareti è caduto quasi del tutto, scoprendo il paramento a grossi scapoli accostati. Nella parte NW era delimitata da una parete (sp. 45 cm) di cui sopravvivono resti limitatissimi che non consentono, dunque, di riconoscere un'eventuale comunicazione con un secondo ambiente. Questo, lungo 14 m e largo 3,30 m, era interrato fino a un'altezza max di 2,40 m; si conserva quasi integralmente il rivestimento interno in malta idraulica, che ricopre anche parte della volta, fino a un'altezza di 1,90 m ca sul piano attuale. Nella volta stessa, a 3,25 m dai lati corti, erano praticate due aperture quadrangolari, dlimitate da blocchetti di pietra (lato 0,80 m) per l'areazione e l'accesso alla cisterna; quella meridionale è in gran parte danneggiata. I due lati lunghi sono stati rinforzati per la costruzione di un gradone (largh 0,35 m) che arrivava fino alla linea di imposta della volta; l'angolo con la parete era attenuato da un cordolo in muratura. Nella parte E si aprono cinque arcate uguali (largh 1 m, sp. 0,80 m, h max 1,55 m ca) di cui la penultima verso il fondo è completamente chiusa da una muratura di grosse pietre e laterizi; resti di tamponature analoghe si riconoscono anche in corrispondenza di altri archi. Le spalle di questi archi che, per lo più, conservavano solo scarsi resti del rivestimento, sono costruiti con blocchetti di pietra. Non rimangono tracce di ambienti adiacenti. Presso l'estremità meridionale del lato W si apre lo sbocco di un cunicolo (largh. 0,80 m, h 1,80 m) conservato per un tratto di 5,50 m ca in forte pendenza verso l'interno, certamente la derivazione dell'acquedotto che riforniva la cisterna. Poco più avanti si trovava un piccolo ambiente rettangolare (2,17x0,80 m, h 2,10 m) coperto da volta a botte nella quale, presso l'estremità meridionale, è alloggiata una fistula. Questo, in un primo momento, dovette essere in counicazione con la conduttura precedente, nella cui parete si riconosce il vano murato; dopo la chiusura venne rivestito di malta idraulica, con cordoli agli angoli, fino a un'altezza di 0,90 m; quasi a metà della lunghezza si riconoscono due scanalature nel rivestimento dei lati lunghi, da intendere forse come l'alloggiamento di una saracinesca. Questo piccolo ambiente comunicava con la cisterna attraverso un vano a volta (largh. 0,87 m, h 1 m) che si apre al di sopra del gradone laterale; l'angolo formato dalla parete della cisterna e il lato N della cameretta è attraversato in diagonale da un tubo fittile, in leggera pendenza verso la cisterna stessa. Questo si trova poco al di sotto della piccola volta del vano di comunicazione, poteva perciò svolgere la sua funzione solo in un momento in cui tale apertura ancora non esisteva, dato che non si scorgono tracce di una chiusura successiva. Si può supporre che in primo momento la conduttura dell'acquedotto non si immettesse direttamente nella cisterna e che il piccolo ambiente funzionasse da camera di decantazione; successivamente è stato chiuso il passaggio con il cunicolo aprendone uno nuovo con la cisterna, mentre l'afflusso dell'acqua doveva avvenire solo tramite la fistula nella volta. Il funzionamento dell'impianto non appare, comunque, del tutto chiaro. Nella parete W, presso il muro di fondo, si apriva un'arcata (largh 1,75 m, h 1,90 m ca), richiusa con lo stesso tipo di muratura usato per gli archi della parete opposta. All'esterno, lungo la strada, si riconoscono i resti di una struttura che si è addossata al muro W della cisterna in epoca successiva: rimangono un breve tratto di una volta in opera cementizia e, superiormente, qualche resto di un piano di cocciopesto relativo ad una pavimentazione, o anche ad una vasca; data la limitatezza degli elementi visibili, non è possibile stabilire con certezza se si tratti ancora di sistemazioni idrauliche o di edifici con funzioni diverse. La cisterna si trova al centro di un'area ricca di frammenti fittili; apparteneva probabilmente ad un complesso più ampio del quale tuttavia non si conservano altre strutture

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