Studio per Verifica Preventiva Interesse Archeologico (Comma 1, Art. 25, DLGS 50/2016)

Casoli, epoca moderna (Elementi visibili nella zona direttamente interessata dai lavori), Medioevo (Zona del castello al di fuori dell'area interessata dai lavori)

Il presente documento di valutazione archeologica riguarda un progetto di consolidamento del versante sud-est del centro storico di Casoli. I lavori in progetto comprenderanno demolizioni e disfacimenti di muri ammalorati, opere di fondazione (micropali, pali, etc.), contromuri e paratie, interventi su murature esistenti, rifacimento di pavimentazioni e sottoservizi. Per verificare l’esistenza di eventuali vincoli o prescrizioni di natura archeologica esistenti nell’area sono state consultate le seguenti fonti. PRG vigente del Comune di Casoli, Tavola 9c http://www.halleyweb.com/c069017/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/234 Piano Paesistico Regionale, Carta dei Vincoli, Fg.370 e https://www.regione.abruzzo.it/xAmbiente/PPR/ P.T.C.P. della Provincia di Chieti, Tavola A4 http://www.provincia.chieti.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/905 Sito MIBAC “Vincoli in Rete” www.vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete Per ciò che riguarda le fonti nominate nella tabella qui sopra, alla data attuale non è possibile notare la presenza di alcuna prescrizione o vincolo di natura archeologica nell’area direttamente interessata dai lavori in progetto, anche se ovviamente si tratta di una zona posta sul limite del Centro Storico di Casoli

  • OGGETTO studio per verifica preventiva interesse archeologico (comma 1, art. 25, dlgs 50/2016)
  • LOCALIZZAZIONE Casoli (CH) - Abruzzo , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il territorio comunale di Casoli è noto per i numerosi rinvenimenti archeologici, i cui resti più evidenti sono sicuramente quelli che si concentrano in loc. Piano La Roma, dove è stato riconosciuto l’antico centro Carecino e poi città romana di Cluviae. Al contrario, per ciò che riguarda il paese vero e proprio, ovvero il suo centro storico, mancano elementi che possano rimandare ad epoca antica anche se, vista la sua posizione strategica, non è da escludersi a priori che possa essere stato sede di un ocre fortificato carecino, anche se ovviamente mancano le prove materiali a riguardo di questa ipotesi. Molto più concreta è l’evidenza riguardante le origini medievali del paese, formatosi probabilmente in seguito ad un fenomeno di incastellamento che attorno all’anno 1000 ha portato alla formazione di un borgo attorno ad un’antica torre posta sulla cima del colle nella parte settentrionale di Casoli. Le prime menzioni scritte del paese (Memoratorium abbatis Berthari) si datano al IX secolo e riguardano possedimenti dell’Abbazia di Montecassino, che sembrano includere anche metà del “Castri de Casule”, ovvero forse le fasi più antiche del castello oggi visibile (il cui aspetto è però sostanzialmente quello della fase rinascimentale, consolidatosi un’ultima volta, dal punto di vista strutturale, nella fase seicentesca). Allo stesso periodo, IX o X secolo, si data probabilmente anche la primissima fase della Chiesa di Santa Maria Maggiore, situata a ridosso del castello. Il toponimo stesso del paese, “Casoli” o “Piccole case” o “insieme di case”, potrebbe indicare le abitazioni naturalmente sviluppatesi attorno al centro propulsore del paese formato dalle fasi più antiche del castello e della chiesa. Con la fase normanna, nell’XI secolo Casoli diventò feudo della contea di Manoppello e ne rimase parte fino al XV secolo. Passato poi a vari signori, il castello di Casoli fu feudo dei Caraffa ed infine dei D’Aquino che ne rimasero duchi sino all’estinzione dei diritti feudali. RICERCA IN ARCHIVIO: A causa delle difficoltà connesse con il complesso periodo di emergenza COVID-19 non è stato possibile accedere agli storici della Soprintendenza di Chieti, a cui però si è fatta domanda di accesso. Si noti come alla data odierna il sito web ufficiale della Soprintendenza non ancora presenta alcun avviso ufficiale sulla riapertura al pubblico degli archivi. È stata però contattata per via telefonica la responsabile, Sig.ra A. Di Bartolomeo che gentilmente ha verificato come, tra le carte disponibili, non ci sia evidenza di rinvenimenti archeologici nell’area di interesse. Si noti inoltre che già in passato (Agosto 2019) lo scrivente aveva effettuato una ricerca negli archivi per un altro studio, sempre relativo al paese di Casoli, non riuscendo però comunque a reperire alcuna evidenza su rinvenimenti archeologici nel centro storico. BIBLIOGRAFIA: • Antonelli R.1987. Casoli. Mille anni di storia e più. Edizioni T.M. • Bellotta I. 2006. I Castelli d’Abruzzo. Newton Compton Editori, Roma: p. 167-169. • Colanzi A., Travaglini E., Analisi e Conservazione del Castello di Casoli. Tesi di Laurea in Architettura presso Università di Chieti, relatore Prof. Varagnoli. • De Luca U. (a cura di), 1990. Chieti e la sua Provincia. I Comuni: p.57-60. • Di Marco D., 1977, Un villaggio chiamato Roma tra Selvaromana e l’Aventino, Istituto Geografico Militare. • La Regina A., 1967, “Cluviae e il territorio Carecino” in Atti dell’Accademia nazionale dei Lincei. Anno CCCLXIV, 1967, Rendiconti: 87-99. • Masciantonio A., 2008. Il Castello Ducale di Casoli. Ianierieditore. • Pellegrino A., 1984. “Il Sannio Carricino dall’Età Sannitica alla Romanizzazione” in Archeologia Classica Vol. XXXVI, 1984: 155-197
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 13-ICCD_MODI_9457736082951
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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