La fattoria romana è costituita da due nuclei principali fra loro vicini, collegati da un tracciato viario in terra battuta. L'impianto, conservato solo parzialmente, ha pianta quadrangolare articolata in tre ambienti, due dei quali ospitavano il magazzino con sette grandi dolii ed il terzo ambiente con quattro vasche, dedicate alla molitura delle olive. Le quattro vasche, sono costituite da una (separata da un lato) e da tre ubicate in allineamento a livelli degradanti. La prima vasca raccoglieva le olive macinate e l'acqua vegetale, nelle altre tre allineate, doveva essere raccolto l'olio. Le vasche sono state impermeabilizzate più volte con il cocciopesto, questo testimonia in funzionamento dell'impianto in un lungo arco cronologico. Contigua all'ambiente con le vasche, doveva trovarsi l'area di spremitura delle olive, e probabilmente si tratta del settore a meridione in cui sono conservati i resti di una delle lastre di pietra che fanno pensare ad un torchio a vite, usato a partire dalla metà del I secolo a. C