rilievo

gladiatori, Tivoli, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ I a.C. - I

Blocco di marmo di reimpiego (peduccio) con rilievo gladiatorio

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scalpellatura
  • MISURE Altezza: 41 cm
    Spessore: 22 cm
    Larghezza: 36 cm
  • CLASSIFICAZIONE EDILIZIA/ ELEMENTI ARCHITETTONICI / ELEMENTI DECORATIVI E DI ARREDO
  • AMBITO CULTURALE Età Romana
  • LOCALIZZAZIONE Tivoli (RM) - Lazio , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il blocco, frammentario, in origine era parte di un rilievo raffigurante una scena di giochi gladiatori. Nel periodo rinascimentale fu reimpiegato per ricavarne un peduccio per il sostegno di una volta in muratura. Il blocco fu probabilmente rinvenuto durante le attività di demolizione, avvenute nel corso della seconda metà dell'Ottocento, di una parte del palazzo del Seminario Vescovile di Palestrina. Sul lato scolpito a rilievo appare una figura maschile, conservata dall'altezza delle spalle fino alla zona pubica. Ha il petto nudo e indossa un subligaculum fermato da un cingulum all’altezza dell’addome. Il braccio destro - che con la mano impugna un'elsa - è coperto da una manica (parabraccio) che non supera il gomito (un caestus). Il rilievo sembra databile fra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I secolo d.C. in quanto le manicae, nell'equipaggiamento dei gladiatori, finirono per allungarsi fino all'ascella proteggendo l'intero arto, dalla spalla fino alla mano, solo dopo l'età augustea (Ville 1981). A quale delle categorie di gladiatori sia da assegnare il personaggio rappresentato resta di difficile identificazione. L'abbigliamento indossato è comune alla gran parte di essi. La presenza di un'elsa nella mano destra e della manica potrebbe far pensare ad un retiarius (armato di pugnale) o ad un secutor (Savi 1980) equipaggiato con un gladio. Confronti iconografici e tipologici (frammento rilievo funerario con scena di gladiatori appartenuto al sepolcro di Gaius Lusius Storax Romaniensis, attualmente al Museo Archeologico di Chieti; rilievo con gladiatori al Museo Archeologico di Bologna) fanno propendere per un'attribuzione del frammento ad un probabile contesto funerario, nel quale ebbe larga diffusione questo genere di rappresentazione soprattutto fra la fine dell'epoca repubblicana e l'inizio dell'età imperiale (Coarelli 1966, pp. 85-99)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201391708
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Santuario di Ercole Vincitore-Tivoli
  • ENTE SCHEDATORE Santuario di Ercole Vincitore-Tivoli
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE