L'insediamento doveva occupare l'intera stretta lingua tufacea delimitata sui due lati lunghi da pareti profondamente incise nel tufo da due modesti corsi d'acqua e sul lato corto ad est da due fossati artificiali trasversali. Il fossato esterno, largo circa 10 metri, è riconoscibile solo sul versante settentrionale dello sperone, quello interno, più stretto e meglio conservato, è caratterizzato lungo il margine interno da un tratto composto da blocchi di tufo affioranti. Tra i due fossati affiora un accumulo di pietrame calcareo, interpretabile come possibile "aggere" e che sembrerebbe essere pertinente solo al BM e BR. I reperti archeologici sono stati raccolti sia sulla sommità del pianoro sia alle pendici