Madonna del Soccorso (necropoli, area ad uso funerario)

Corchiano, ca 350 a.C - ca 240 a.C

La necropoli della Madonna del soccorso è caratterizzato da un nucleo di circa una decina di tombe a camera. Forti rimaneggiamenti in epoche successive hanno mutato l’assetto originario del sito. Le tombe conservano le facciate rupestri del tipo “di Corchiano” (due tombe). Altri otto ambienti hanno subito profondi sconvolgimenti che impediscono di valutare la forma originaria degli ipogei. Caratteristico degli ipogei della Madonna del Soccorso è il vestibolo, o “vano di sottofacciata”, a pianta rettangolare e copertura piana. La facciata, a imitazione di un’edicola in antis, era provvista di due colonne del tipo tuscanico, oggi asportate in tutte le tombe, così come il pavimento . Sopravvivono talvolta i capitelli e parte degli abachi, caratterizzati da una cornice liscia che si sovrappone alle colonne. Le pareti di fondo sono arricchite da una finta porta a rilievo con architrave modanato. Gli stipiti, rastremati con fascia a sezione semicircolare, terminano nel margine sinistro “a orecchietta” (o “a becco di civetta”) . I battenti della porta sono realizzati attraverso una lista verticale a rilievo. L'accesso agli ipogei era possibile attraverso un dromos che immetteva in camere quadrangolari con sepolture entro loculi

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