cista a traforo

Roma, V sec. a.C fine

manico (alt. 5,2 cm; lungh. 9,6 cm): uomo nudo (collana con grande bulla) che fa l''arco al''indietro, il dorso presenta un leggero incavo; a causa del movimento, i capelli cascano giù in una strana forma di ''capitello ionico''; il manico era fissato originariamente tramite due perni (cfr. il manico della cista da Vulci, Osteria t. 51: Jurgeit, F., "Cistenfüße". Etruskische und Praenestiner Bronzewerkstätten. Le ciste prenestine II 1 (Roma 1986) pp. 73 ss. 151(K 42, 1-3) tav. XLIII d. Corpo in alto e in basso due fasce di lamina di bronzo (alt. 4,9 / 5,3 cm) con un festone sul quale corre una linea di forellini e un''altra di punti a rilievo e in mezzo sette borchie con appositi anellini; le lamine erano fissate originariamente tramite chiodi (visibili fori del fissaggio che ripetono le misure dei fori nel festone). 3 piedi (alt. 5,7 - 5,9 cm): zampa bovina sormontata da un ''capitello ionico'' su cui posa una testa femminile a viso rotondo con grandi occhi e capelli spioventi a

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