Testa-ritratto di sacerdote isiaco (statua/ testa)

Roma, SECOLI/ III secondo quarto

Il volto presenta una struttura allungata leggermente espansa nella parte superiore, ove l'ampia fronte risulta solcata da due incisioni parallele sottili ed il cranio, perfettamente rasato, mostra la cicatrice obliqua caratteristica dei sacerdoti d'Iside. Due ampi solchi risultano incisi alla radice del naso, cui corrispondono inferiormente lo pieghe nano-labiali, comprensive della bocca dalle labbra sottili serrate. Gli occhi, molto grandi, si presentano contornati da pesanti palpebre superiori ed inferiori. L'iride viene indicata mediante un solco sottile, mentre la pupilla si presenta incisa a pelta. Il nostro ritratto si colloca all'interno di una classe (sulle teste "calve": A. Adriani in RM 77, 1970, p. 105, nota 150, con bibl.) che raccoglie esemplari eterogenei, la cui produzione si estende dal I sec. a.C. al IV d.C. (da ultimo: F. Ghedini in Sculture greche e romane del Museo provinciale di Torcelle, Roma 1982, p. 131 ss., con bibl.), la cui determinazione cronologica viene complicata dalla mancanza di elementi accessori esterni, e che non è stata a tutt'oggi oggetto di un'analisi circostanziata. Il Fittschen (in bibl.) raccoglie in un elenco gli esemplari nei quali la pupilla si presenta forata: il nostro sacerdote isiaco si rivela particolarmente vicino alle teste di Vienna (Kunsthistor. Museum, Inv. I, 129) e di Corwen (DAI Inst. Neg. 79. 1554). Lo schema fondamentale è lo stesso della testa maschile di Detroit (Adriani cit. p. 79, tav. 37,3) e della Biblioteque Nationale di Parigi (Adriani, ibid., tav. 37,4). La costruzione della testa e la resa plastica della superficie richiamano il cd. Gordiano I dei Musei Capitolini (sulla cui datazione si rivelano discordi i pareri degli studiosi: da ultimo K. Fittschen in Katalog der romischen Porträts in der Capitolinischen Museen, Mainz 1985, n. 104, p. 123 s., tavv. 127-28). Sono del resto evidenti punti di contatto con l'iconografia di Massimino il Trace, nota da un maggior numero di esemplari (Felletti Kaj n. 278, p. 140; Ead., Iconografia II, p. 114 ss.; Wiggers-Wegner, III, 1 p.223 ss., tavv. 68-70; Bergmann, Studien, p.30 ss.; Fittschen in Kat. cit., n. 105, p. 124 ss., tavv. 128-29). Una resa più espressiva del volto allungato, la cui fronte risulta incisa da numerosi solchi, mostrano invece i ritratti interpretabili come quelli di Pupieno (Felletti Maj, Iconografia, p. 135 ss.; Wiggers-Wegner III, 1, p. 245, tav. 76; Fittschen Kat. cit., n. 106, p. 126, tavv. 130-31). Si possono inoltre attuare confronti con taluni ritratti privati derivanti dal tipo "soldatesco" degli Imperatori (J. Meischner in JdI 99, 1984, p. 333, təvv. 39-40)che rappresentano uno stadio più avanzato della ricerca di realistica espressività

  • OGGETTO statua/ testa
  • MATERIA E TECNICA marmo di Carrara/ scalpellatura
  • MISURE Altezza: 24,5 cm
  • CLASSIFICAZIONE SCULTURA/STATUARIA
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta egizia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps
  • INDIRIZZO Piazza di Sant'Apollinare 46, 00186, Roma (RM)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO Dal mercato antiquario (acquisto Simonetti)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200195145
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Romano
  • ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale Romano-Palazzo Altemps
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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