strutture per il culto (Eremo e Chiesa)
Non più di trecento metri a monte di Caprile, dove il letto del torrente Cinisco forma un'ansa, sorgeva intorno all'XI secolo l'eremo di S. Bartolomeo di Feruleta. Ai margini di un campo, presso una stradina, la terra lavorata restituiva (nel 1970) ancora in abbondanza pietre, calce e frammenti di coppi. Una descrizione del XVIII secolo consente di conoscerne l'aspetto: "La chiesa di S. Bartolomeo era tutta di pietra, fino al tetto, come mostrano i resti delle sue non esigue mura, dalle quali capiamo facilmente sia la sua forma che la sua dimensione, che non era affatto grande. Aveva un solo altare, la cui grandissima mensa in pietra, ora caduta a terra, si può ancora vedere lì". ll toponimo di S. Bartolomeo, proprio nell'area di Caprile, appare infine nel Catasto Pontificio, risalente ai primi decenni del XIX secolo, ma senza alcuna indicazione di edifici. Inoltre il rinvenimento di ossa umane sull'opposta riva del fiume è probabilmente da attribuire all'annesso cimitero
- OGGETTO strutture per il culto eremo e chiesa
- LOCALIZZAZIONE Frontone (PU) - Marche , ITALIA
- TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
- INTERPRETAZIONE La documentazione storica attesta già nel 1095 la presenza dell'Eremo di S. Bartolomeo, della relativa chiesa e di una sua amministrazione, non meglio precisata, ma certamente autonoma. Un documento successivo, redatto poco meno di cinquant'anni dopo, attesta che tra i possessi e i diritti di Fonte Avellana vi era tra gli altri la chiesa di "Sancti Bartholomei de Fleruleta". Evidentemente l'eremo era venuto meno e non c'erano stati sviluppi cenobitici, quindi di S. Bartolomeo era rimasta la sola chiesa
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100375389
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0