struttura di fortificazione (castello militare)

Cartoceto,

Dell'antico Castello di Ripalta rimangono oggi poche tracce. La principale è costituita dai resti diroccati di un'alta torre d'avvistamento, ultima vestigia di quello che fu un tempo uno dei castelli del contado di Fano. Le altre tracce superstiti dell'antico fortilizio oggi si vedono appena, inglobate in alcune abitazioni del borgo e nei cascini limitrofi, chiaro indizio che ad un certo punto il castello divenne una vera e propria cava, dal quale trarre materiali e laterizi da reimpiegare nella costruzione di altre strutture. Scarsa è la documentazione che si può rintracciare su Ripalta. La prima notizia sul Castello risale al 1175 e si trova in una concessione enfiteutica della canonica della cattedrale di Fano concernente "totum mansum Roncalfi in curte castri Ripalte ... medietatem de orticello ante portam castri Ripalte, a latere cuius primo est via que vadit iuxta castrum". Nel 1283 faceva parte dei "castelli al di qua del Metauro" soggetti alla città di Fano. Più tardi Ripalta, pur “meschinissima villa della diocesi di Fano", arrivò a possedere tre chiese; attorno al 1800 ne rimarrà una sola, quella parrocchiale, che prenderà il nome dei santi Biagio e Cesario. Del Castello è rimasto visibile solo un brandello di muro della torre, da cui si può dedurre che esso era costruito a strapiombo sul Rio Secco

  • OGGETTO struttura di fortificazione castello militare
  • LOCALIZZAZIONE Cartoceto (PU) - Marche , ITALIA
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE La posizione del castello era importante dal punto di vista strategico, trovandosi limitrofo al castello di Montegiano ed al passo del Beato Sante, sul colle Scotaneto, sulla via per la valle del Foglia, una zona destinata a rimanere lungamente contesa tra Fano e Pesaro, che qui ebbero quasi sempre il loro rispettivo confine amministrativo. Sulla base delle informazioni storiche, Ripalta doveva essere fino al 1202 al centro di un dominio signorile laico, di cui sono rappresentati i fratelli Rodolfo e Agolante e, forse, Rainerio di Viviano. Successivamente i diritti di signoria furono ceduti ai canonici di Fano, i quali subentrarono ai laici nelle loro funzioni, limitate ormai alla sfera economica, in quanto nel XIII secolo il comune aveva già esteso la sua giurisdizione nel distretto di Ripalta
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100375356
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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