tracce di frequentazione (area di frammenti fittili)

Offida, PERIODIZZAZIONI/ ARCHI DI PERIODI/ età neolitica, età del bronzo, età romana

Durante i lavori di ampliamento stradale in via P. Nenni sono stati rinvenuti materiali pertinenti al tardo eneolitico, età del bronzo antico tra cui: 3 asce martello triangolari forate, frammentarie, un elemento in pietra, subquadrangolare forato e assottigliato a una estremità, un pendaglio ricavato da una valva di conchiglia, resti faunistici, frammenti di intonaco con probabili tracce di combustione, frammenti di ceramica d'impasto nero grossolano con superfici dal rossastro al nero. Erano presenti: parecchi fondi a tacco sottolineati da un colpo d stecca; pochi frr. di orli per lo più assottigliati, relativi a forme aperte e una con cordone a tacche mal definito, un singolo fr. lievemente estroflesso; prese semicircolari con impressioni lungo il bordo; anse a nastro di cui una a gomito poco accentuato e due rialzate oltre l'orlo del vaso; un elemento discoidale (fastigio di ansa?); una fusaiola biconica; numerosi frammenti di parete con superficie irregolarmente steccata di cui 4 a squame e uno con 2 bugnette piramidali. L'insieme sembra appartenere al medesimo orizzonte dei materiali sporadici provenienti da Collecchio di Castel di Lama e richiama i coevi contesti toscani, in particolare il Riparo dell'Ambra. Un successivo saggio di accertamento (1987) diede esito negativo facendo ipotizzare che lo strato di giacitura originario dei materiali potesse essere stato asportato così come un sopralluogo dell'assistente Testa durante la realizzazione della strada. Tuttavia un sopralluogo del Settembre 1990 della Dott.ssa Lucentini ha verificato la presenza di tre aree di interesse archeologico: uno strato antropico che sembrava riempire una cavità con margini indistinti e scarso materiale fittile in corrispondenza di una casa con cortina in mattoni; nei pressi dello scavo di via Nenni uno strato antropico alla cui base è stato rinvenuto abbondante materiale stratificato (ceramica a squame, un fr. di ciotola a carena arrotondata, un frammento con cordone indistinto a tacche oblique), forse un "fondo di capanna"; a Nord dell'incrocio abbondante materiale romano misto a ceramica figulina consunta, numerose schegge di selce e una lametta che indiziano una precedente occupazione neolitica. Nell'area subito ad Est sono stati effettuati nel 1992 dei saggi esplorativi a seguito di indagini geognostiche che non hanno evidenziato elementi di chiaro interesse archeologico, si segnala solamente, lungo la scarpata della strada in costruzione, la presenza a 0,40 m dal p.d.c. di uno strato (spessore 0,25/0,30 m) con scarsi frammenti di ceramica d'impasto disposti in maniera piuttosto caotica, ciò fa ipotizzare che possano essere in deposizione secondaria, probabilmente scivolati dalla zona soprastante

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