insediamento (villa)

Campofilone, PERIODIZZAZIONI/ Storia/ Eta' antica/ Eta' romana

Durante il controllo in corso d'opera per la posa in opera di un metanodotto sono stati individuato diversi ambienti pertinenti a una villa rustica. Nella c.d. area 1 (9 x 6,50 m) sono stati individuati 3 lacerti murari probabilmente pertinenti a un recinto funerario: al suo interno si sono rinvenute due sepolture in fossa terragna in deposizione primaria (bambino e canide) e una entro dolio in deposizione secondaria. Un'ulteriore sepoltura infantile entro anfora è stata rinvenuta all'esterno del recinto, sempre in posizione secondaria. All'esterno della struttura si è inoltre individuato quello che pare essere lo stradello di servizio all'area sepolcrale. Approfondimenti eseguiti all'interno e a ridosso del perimetrale Sud della camera hanno inoltre messo in luce uno strato di frequentazione pre-protostorica che ha restituito selci scheggiate, frustoli di carbone, grumi di concotto e frammenti di ceramica, oltre a quello che pare essere un canale. A breve distanza a Ovest è stata quindi aperta l'Area 2 (40 x 5 m) in cui le evidenze archeologiche affiorano a circa 0,60 m dal p.d.c. (nella porzione NW è presente un salto di quota, i rinvenimenti si situano quindi a - 2 m dal p.d.c.). Sono state riconosciute almeno 2 fasi riferibili ad età romana, tuttavia, essendo le strutture conservate solamente a livello di fondazione non si è riusciti a stabilire il rapporto di anteriorità/posteriorità tra le due fasi. E' interpretata come l'area produttiva del complesso insediativo, oltre a varie strutture murarie sono stati infatti individuati un lacerto di pavimento in opera spicata (al margine O del saggio) con relativa sottofondazione e alcuni lacerti murari pertinenti a due vasche con rivestimento interno in cocciopesto. L'ultima zona, posta nel campo a Sud della strada comunale Contrada Marina, è stata esplorata mediante una trincea e un allargamento di dimensioni 10 x 13 m. All'interno della trincea, a circa 1,50 m di profondità, si sono rinvenute delle strutture murarie in spezzoni laterizi legati con malta di calce riferibili ad almeno 2 ambienti di cui uno pavimentato in cocciopesto. L'allargamento (Area 3), invece, è caratterizzato a una profondità di -0,60 m dal p.d.c. di diverse evidenze strutturali riferibili al settore termale del complesso edilizio. Sono stati individuati i resti di un pavimento a mosaico a tessere bianche e nere originariamente sostenuto da pilae per il riscaldamento dell'ambiente e intercapedini murarie per il passaggio dell'aria calda, mentre nel saggio NE sono venuti in luce i probabili resti della spalletta del praefurnio. Al di sopra del praefurnio erano visibili tracce di occupazione tardoantica dell'edificio: presenza abbondante ceramica tarda e ripristino delle strutture ormai defunzionalizzate con tamponatura e recupero edilizio delle strutture precedenti. Le evidenze presenti nell'area 1 e 3 erano inoltre caratterizzate da uno slittamento verso N dovuto al movimento franoso del versante collinare posto a Sud. I materiali rinvenuti sembrano collocare le fasi di vita del complesso tra l'alta età imperiale ed età tardoantica

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