Borgo di Vezzano Inferiore (insediamento insediamento fortificato)

Vezzano Ligure,

La torre pentagonale di Vezzano si trova alla sommità del borgo arroccato di Vezzano inferiore, posto a controllo della confluenza tra i fiumi Vara e Magra e in corrispondenza di una variante collinare della Via Francigena. La prima attestazione documentaria di Vezzano è contenuta nel diploma imperiale del 963 con il quale Ottone I conferma i possedimenti dell’episcopato lunense: tra i centri fortificati di pertinenza vescovile è citata la cortes de Vethano cum castro. Nel corso del secolo XI l’insediamento passò sotto il controllo dei signori di Vezzano, vassalli vescovili, che estesero gradualmente il proprio potere su numerose terre e fortificazioni distribuite tra il golfo spezzino e le valli del Vara e della Magra. In seguito i signori di Vezzano persero progressivamente prestigio e potere a causa di una concomitanza di fattori politici, quali la crescente ingerenza della Repubblica di Genova nella Liguria di levante e la rivendicazione degli antichi diritti da parte del vescovo di Luni. All’inizio del secolo XIII rinunciarono a una parte dei loro possedimenti in favore dei Fieschi, in fase di espansione nell’area spezzina, per poi cedere, nel 1253, quanto loro era rimasto alla Repubblica di Genova, alla quale giurarono fedeltà fino alla completa annessione avvenuta nel 1276. A partire da tale data le sorti dell’insediamento di Vezzano rimasero strettamente connesse a quelle di Genova, fino al dominio francese e alla successiva annessione al Regno di Sardegna. Durante il medioevo il sistema difensivo di Vezzano appare complesso e articolato, costituito da un castrum – dotato di una torre a pianta quadrata e oggi ridotto a rudere – posto a difesa del nucleo insediativo più elevato (oggi Vezzano superiore) e di una fortificazione situata alla sommità del borgo di Vezzano inferiore. Al castrum inferiore, parzialmente trasformato nel Cinquecento con la realizzazione di un palazzo residenziale fortificato, noto come Palazzo Giustiniani, apparteneva la torre pentagonale, che costituiva la principale struttura di difesa e avvistamento del nucleo fortificato, svolgendo presumibilmente la funzione di rivellino in stretta connessione con la residenza signorile. Edificata nel XIII secolo con murature in bozzette litiche apparecchiate su corsi orizzontali, si connota per una pianta pentagonale regolare, progettata con rigorosa simmetria geometrica, con il vertice rivolto verso la zona da sorvegliare e difendere. La struttura, suddivisa in più piani raggiungibili con scale lignee retrattili, presenta un accesso in quota ed è munita di feritoie arciere a difesa. Per quanto oggi si levi isolata al margine di un piazzale, ancora nel XVIII secolo aveva strutture di difesa contigue, di cui sono ancora leggibili parti di una cinta muraria e di una torre cilindrica. Nello stesso periodo, tuttavia, la torre doveva già versare in stato di abbandono, come suggerisce una rappresentazione del Vinzoni risalente al 1752 in cui la struttura è raffigurata sormontata da un albero ad alto fusto

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