Santuario della Madonna di Soviore (strutture per il culto edificio di culto ed annessi)

Monterosso Al Mare,

Il santuario della Madonna di Soviore, situato sul pendio del monte omonimo, sorge in posizione isolata in un’area di confluenza di antichi percorsi fra l’età romana e medievale. Secondo la tradizione erudita la località sarebbe riferibile all’antico centro ligure-romano di “Albareto”, distrutto da Rotari nel corso della conquista longobarda della Liguria. Durante il Medioevo, quando l’edificio di culto della Madonna di Soviore godeva di grande notorietà, transitava in questa zona la via “romea” dei pellegrini, che collegava i santuari mariani delle Cinque Terre. Le prime attestazioni documentarie della chiesa si datano alla prima metà del XIII secolo, epoca alla quale risalgono la facciata, con portale ad arco ogivale, e il campanile, con elementi di reimpiego, mentre l’interno è stato successivamente ristrutturato, con la trasformazione dell’edificio in un impianto a navata unica. In occasione del cantiere di restauro, che prevedeva la ripavimentazione della chiesa, è stato condotto nel 1988 un primo scavo di emergenza, con l’intento di verificare la plausibile esistenza, suggerita dalla tradizione erudita, di un edificio religioso precedente all’impianto duecentesco. Un sondaggio di scavo nell’angolo sud-ovest dell’attuale chiesa, in seguito ampliato in estensione, pose in luce una muratura di notevole spessore, conservata prevalentemente a livello di fondazione, con andamento parallelo alla facciata attuale e in posizione arretrata rispetto a quest’ultima. La prosecuzione dell’indagine condusse all’individuazione di una seconda opera muraria, ortogonale alla precedente e ad essa strutturalmente congiunta, rintracciando anche la fase gotica della chiesa, suddivisa in tre navate. Una successiva campagna di scavo, condotta nell’area presbiteriale tra il 1995 e il 1996, in concomitanza con la ripresa degli interventi di restauro, permise di rintracciare anche la curvatura dell’abside originaria, della quale si conserva la fondazione e un solo filare dell’elevato, consentendo di delineare la planimetria della chiesa primitiva, a navata unica con abside a ferro di cavallo. Dall’analisi della successione stratigrafica relativa ai piani d’uso si può ritenere che la prima fondazione avesse un livello di calpestio più elevato rispetto alla pavimentazione attuale e che la costruzione del complesso più recente abbia completamente asportato le paleosuperfici precedenti, con la conseguente perdita di eventuali materiali diagnostici utili all’inquadramento cronologico dell’edificio primitivo. Tuttavia, un’attenta disamina della planimetria e delle tecniche murarie, associata agli esiti delle analisi archeometriche sulle malte, ha permesso di attribuire l’edificio di culto messo in luce a una fase preromanica. La tecnica costruttiva del muro di facciata, tendente alla regolarità dei filari grazie alla cernita degli elementi litici, anche in assenza di sbozzatura, trova un confronto piuttosto stringente con le modalità costruttive della torre pentagonale dell’insediamento vescovile di S. Silvestro a Genova, databile attorno al X secolo. Elementi di cronologia ante quem provengono inoltre da una tomba in muratura addossata all’abside della chiesa, dove si riscontra l’impiego di elementi sbozzati apparecchiati su filari regolari, che richiamano le murature “preantelamiche” genovesi databili alla metà circa del secolo XI. Le indagini archeologiche hanno condotto, infine, al rinvenimento di numerose sepolture che, sebbene pertinenti in prevalenza alle fasi più tarde del monumento, accertano anche l’esistenza di un’area cimiteriale esterna alla chiesa, in fase ravvicinata con la prima fondazione, alla quale appartiene la tomba a cassa addossata all’abside. Sebbene non sia possibile stabilire con certezza quale fosse la funzione originaria (votiva o cimiteriale) della chiesa di Soviore, è comunque verosimile che in età medievale l’edificio appartenesse alla fitta rete di strutture preposte all’accoglienza e al ricovero dei pellegrini poste in stretta relazione a direttrici viarie di grande percorrenza. A nord-ovest dell’edificio di culto, ma in adiacenza ad esso, si trova un esteso complesso architettonico, di edificazione post-medievale, destinato all’accoglienza di viandanti e pellegrini

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