Castellaro di Castelfermo (insediamento castelliere)

Carro,

L’insediamento di sommità di Castelfermo, ubicato sulla vetta del monte omonimo, è stato indagato da Giuseppe Isetti tra il 1958 e il 1960. Le ricerche di superficie e le attività di scavo hanno rivelato una chiara fase di occupazione ascrivibile alla seconda Età del Ferro, con materiali di importazione databili alla fine del III secolo a.C. (anforacei, ceramica a vernice nera, olle, ciotole e un bracciale frammentario in vetro blu di produzione celtica) e strutture ancora in posto, tra cui un muro di recinzione a secco e un focolare. A questa ha fatto seguito una frequentazione attribuibile alla tarda età romana sulla base del rinvenimento di tegoloni e frammenti di recipienti in pietra ollare. Il deposito archeologico, tuttavia, ha restituito anche una considerevole quantità di industria litica, prevalentemente in diaspro rosso, da ritenere in giacitura secondaria, rappresentata da foliati dell’Età del Rame/Bronzo Antico e da manufatti attribuibili al Paleolitico Medio. Dallo stesso sito provengono altresì alcuni frammenti ceramici attribuibili all’Età del Bronzo

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