Ponte delle Fate (ponte, infrastruttura viaria)

Finale Ligure, Epoca Romana - Adriano

Il Ponte detto delle Fate si trova in val Ponci, detta anche valle dei Ponti, valle rupestre che si apre tra Verzi e Magnone e costituisce, insieme al Ponte Sordo, al Ponte Muto, al Ponte dell'Acqua e al Ponte di Magnone, parte di uno dei tratti più suggestivi della via Iulia Augusta in Liguria. Questo ponte costituisce l’esempio più monumentale ed elegante di costruzione romana nella valle. L’arcata a tutto sesto (larghezza max m 5,80) si imposta su piedritti in conci squadrati in pietra del Finale. A circa metà dell’altezza conservata all’opera isodoma si sostituisce l’opera a sacco rivestita in "petit appareil". Si conservano tratti dei parapetti, in gran parte di restauro. Le sponde del Rio Ponci verso monte sono rafforzate da robusti argini in blocchi ben squadrati di grandi proporzioni connessi con grappe in ferro saldate con piombo; i blocchi rivelano i segni del taglio nella cava, del trasporto e della rifinitura in opera. L’accesso al ponte dal lato a valle è delimitato da poderosi muri d’ala, lunghi ca. 20 metri, che fiancheggiano la strada. Recenti indagini archeologiche all’interno del muro di contenimento della sponda sinistra a monte hanno chiarito i rapporti tra le due tecniche di costruzione e testimoniato la lavorazione dei piccoli conci direttamente nel cantiere. Il ponte è attribuito al periodo della ristrutturazione della via iulia Augusta curata dall’imperatore Adriano nel 124 d.C., tuttavia la tecnica costruttiva è nota già dal periodo augusteo ed è documentata in Liguria intorno alla metà del I sec. d.C

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